Peracchini prosegue con il lavoro compiuto in questi cinque anni: tagliare nastri e inaugurare opere non sue, una sua peculiare specialità.
C'è un limite a tutto, per tutti, fuorché per Peracchini. Lui fa selfie, foto, sorrisi, strette di mano, taglia nastri ma quel che è peggio si intesta progetti e riqualificazioni in cui l'ente ha il solo "merito" di essere spettatore.
L'ultimo esempio è la riqualificazione della fontana di Piazza Verdi, dovuta all'impegno di Poste Italiane che ringraziamo.
Non ci abitueremo mai a questo modo irriverente e sfrontato di accaparrarsi consensi senza avere meriti. Un lungo elenco di episodi simili a questo contraddistingue l'operato di Peracchini e della sua giunta, che non hanno firmato nulla per cui essere ricordati se non incompiute, slogan e promesse perdute nel vento. Ma noi non intendiamo dimenticare nulla di questi cinque anni, anzi vogliamo farne tesoro per dare una speranza nuova alla nostra città.
Federica Pecunia
Italia Viva