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"La Regione dica chiaramente no all'intesa sul progetto di centrale a gas"

L'intervento del consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini.

"Condivido la preoccupazione espressa dai sindacati di categoria sulla situazione della centrale Enel spezzina. Il futuro è incerto e territorio e lavoratori attendono risposte. Come M5S, condividiamo inoltre le richieste dei sindacati in relazione alla chiusura della centrale a carbone entro il 31 dicembre 2021; alla necessità di gestione in sicurezza della centrale fino alla sua chiusura definitiva per tutelare la vita e la salute dei lavoratori; e alla necessità di avviare una bonifica delle aree non più utilizzate allo stato attuale dell'impianto".

Lo dichiara il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini, che aggiunge: "In relazione al futuro dell'area dopo la chiusura della centrale a carbone, abbiamo da tempo affermato la nostra contrarietà alla riproposizione di una nuova servitù energetica attraverso il progetto di centrale a gas. Allo stesso tempo siamo consapevoli che questo progetto si inserisce nella transizione alla generazione elettrica da fonti rinnovabili e in tale contesto andrebbe collocato. Ricordiamo che lo stesso Piano Nazionale Integrato Energia e Clima prevede la necessità che tipologia di impianti energetici e siti per la transizione alle fonti rinnovabili dovranno essere verificate con una concertazione Stato-Regione-Enti locali interessati. Riteniamo quindi fondamentale che il Governo apra un confronto sul futuro dell'area Enel spezzina, partendo dall'archiviazione del progetto di centrale a gas non più necessario per la transizione energetica, ma soprattutto in chiaro contrasto sia con la mancanza di analisi delle alternative al gas nello studio di impatto ambientale presentato, sia con i nuovi indirizzi dell'Unione europea sulla transizione energetica e la neutralità climatica".

"Chiediamo inoltre: un chiaro pronunciamento del Ministero della Transizione Ecologica insieme con Terna sul reale stato della potenza installata e da installare nel sistema Italia; che siano predisposti scenari a confronto sul futuro dell'area fondati su bilanci ambientali sanitari e socioeconomici; e che siano accelerate le autorizzazioni agli impianti da fonti rinnovabili e di accumulo per garantire la programmabilità dell'uso delle rinnovabili nella generazione elettrica - conclude Ugolini - Regione dica chiaramente no all'intesa sul progetto di centrale a gas motivandolo secondo gli indirizzi della Corte costituzionale".

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