Da questa mattina infatti l'area della scuola Poggi, con la consegna alla ditta "Viviani Impianti Srl" di Bergamo, è ufficialmente cantiere dove, entro agosto, partiranno i primi lavori di abbattimento del vecchio edificio scolastico.
Riguardo difatti a questo sublotto di lavori per la demolizione del plesso Poggi, dopo la manifestazione d'interesse per la procedura negoziata che ha visto la partecipazione di oltre 190 imprese e a cui è seguita, tramite sorteggio, la selezione di 15 ditte, IRE- in qualità di centrale di committenza per il Comune di Sarzana - ha proceduto all'affidamento dell'appalto alla ditta "Viviani Impianti Srl" per circa 432mila euro, a fronte di un ribasso del 28% su un importo lavori di circa 600mila euro.
"Tre anni fa sembrava impossibile - dichiara il sindaco Cristina Ponzanelli - eppure oggi eccoci qua, dopo aver finanziato interamente il primo lotto della scuola da più canali finanziari per quasi dieci milioni di euro, a consegnare il primo cantiere per la demolizione del plesso scolastico più a rischio che abbiamo voluto subito chiudere, risolvendo quindi alla radice gli annosi problemi di edilizia scolastica del nostro comune. I lavori più impattanti della demolizione saranno effettuati quest'estate, per causare il minor disagio possibile alla comunità scolastica dall'inizio delle sue attività."
Un ulteriore, fondamentale passo per la realizzazione del nuovo plesso scolastico sarzanese, scelto da Regione Liguria come caso pilota per l'edilizia scolastica regionale e nazionale e su cui sono stati quindi investiti con IRE i fondi sul suo progetto di fattibilità tecnico-economica. Sono stati quindi raccolti per la sua realizzazione quasi 10 milioni di euro dall'amministrazione comunale, all'esterno del proprio bilancio, di cui oltre 4 milioni e 130mila euro dal bando statale sul piano di edilizia scolastica triennale 2018/2020, la prenotazione di un milione e 750mila euro a valere sul "conto termico", secondo le vigenti normative e le indicazioni in materia del GSE,oltre 3 milioni e 370mila euro da Regione Liguria sul fondo strategico regionale a cui, in seguito, si sono aggiunti gli ultimi 400mila euro sempre dalla Regione per realizzare all'interno della scuola anche il COC - Centro Operativo Comunale e farla diventare edificio strategico per tutte le operazioni di Protezione Civile.
La consegna dell'area di cantiere è avvenuta formalmente stamattina da parte del RUP (Responsabile Unico del Procedimento) Giovanni Mugnani, dirigente dell'area tecnica comunale, alla ditta bergamasca e segue i lavori effettuati in situ nei giorni scorsi da parte dell'Amministrazione sarzanese.
Proprio in previsione della consegna dell'area infatti il Comune, con una spesa di circa 40mila euro, è intervenuto mettendo in atto una serie di interventi propedeutici e indispensabili all'apertura del cantiere.
Oltre allo spostamento della tensostruttura utilizzata come palestra, l'ente ha infatti proceduto alla pulizia e bonifica dell'area rimuovendo i rovi presenti e procedendo alla rimozione e al trasloco dalla struttura dell'arredo presente, che in parte è stato smaltito in discarica e in parte recuperato, quindi allo spostamento e immediata ripiantumazione dei 25 ulivi storici presenti in sito mettendoli a dimora nell'area a ridosso del circolo Arci / piazza Parmeggiani a San Lazzaro.
Proprio ieri gli ulivi sono stati ripiantumati nel quartiere di San Lazzaro, andando ad arricchire l'area.
Ora, come detto, la ditta Viviani Impianti srl a cui è stata consegnata un'area di cantiere di circa 8mila mq- comprensiva dall'area dello skate park che poi rientrerà nell'area verde al servizio del nuovo compleso scolastivo- da contratto, inizierà la demolizione del vecchio edificio scolastico per procedere alla frantumazione in loco delle macerie per la preparazione del piano di posa della nuova scuola, ivi compresi gli scavi per le quote di progetto.
Complessivamente, come noto, il progetto prevede un investimento di oltre 14 milioni di euro di cui quasi 10 milioni per il primo lotto e circa 5 per il secondo, grazie al quale Sarzana avrà una struttura nuova, antisismica e sicura, superando gli annosi problemi di idoneità sismica del vecchio edificio; in più porterà a Sarzana anche un polo di aggregazione culturale quale "civic center" che potrà essere vissuto e sfruttato dall'intera città, capace di riqualificare e rigenerare tutto il quartiere.