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Acam, gruppo PSI-SEL in prima linea per lavoro e salute

Approvato durante il consiglio del 10 giugno il piano industriale che traguarda la salvezza di Acam, il gruppo consiliare SEL/PSI-SINISTRA UNITA PER IL SOCIALISMO EUROPEO, nell'esprimere voto favorevole, dimostrando ancora una volta il senso di responsabilità che deriva dall'essere forza di governo, ha presentato una serie di odg che tendono a garantire i diritti al lavoro, alla salute e all'informazione per i cittadini della nostra comunità.

Per quanto riguarda l'informazione nei nostri documenti abbiamo chiesto l'impegno al Sindaco di farsi garante, presso l'assemblea dei Sindaci, della indizione di assemblee pubbliche al fine di illustrare compiutamente alla popolazione residente nei pressi dei Siti di Discarica e di Conferimento il piano industriale di Acam, in particolar modo nella parte che interessa la chiusura del ciclo dei rifiuti; inoltre abbiamo chiesto che venga istituito un Tavolo Permanente con la partecipazione dei cittadini con poteri di controllo e monitoraggio continuo sul materiale allocato nei siti che saranno previsti dal Piano Provinciale dei Rifiuti e che risulteranno idonei dai passaggi di conformità e valutazione ambientale, per la definizione dei quali abbiamo chiesto la massima tutela e salvaguardia per i cittadini; a conferma di questo, tale Tavolo potrà avvalersi anche di analisti con profilo di terzietà rispetto all'amministrazione, in ogni caso a riguardo abbiamo chiesto al sindaco di impedire che nei periodi di chiusura per manutenzione o per altri motivi dell'impianto di Saliceti, in nessun modo venga effettuato nei siti indicati dal Piano Provinciale dei Rifiuti allocazione di rifiuti denominati "Tal Quale".

Per quanto riguarda gli aspetti occupazionali, abbiamo chiesto ulteriormente assicurazioni per tutti i lavoratori di Acam e in aggiunta anche la continuità della tutela reddituale e contrattuale per i lavoratori interessati alla cessione dei rami di azienda, inoltre abbiamo posto stessa attenzione per il mantenimento dei livelli occupazionali e di tutela contrattuale anche per i lavoratori dell'indotto e delle Cooperative Sociali e non solo per coloro che lavorano per Acam, ma per tutti coloro che a qualsiasi titolo prestano servizi per l'Amministrazione Comunale e per le sue partecipate.

Inoltre, oltre che ribadire di il nostro no ad ogni soluzione che, per la chiusura del ciclo dei rifiuti preveda il ricorso all'incenerimento o alla combustione; abbiamo richiesto al sindaco della Spezia l'incremento della raccolta dei rifiuti con il sistema del Porta a Porta, naturalmente con mezzi e personale adeguato, aumentando la raccolta differenziata nel nostro comune e di a farsi promotore presso gli altri comuni della provincia affinché adottino sistemi "spinti" di raccolta differenziata al fine di dare vita ad un piano integrato di area vasta che accresca le economie di scala a beneficio dei cittadini, della qualità del servizio e del gestore; abbiamo inoltre chiesto ai sindaci di verificare la possibilità tecnica di dotare, per una chiusura del ciclo dei rifiuti che riduca al minimo il materiale ultimo da conferire in discarica, l'impianto di Saliceti di tecniche migliorative del trattamento meccanico biologico attualmente utilizzate, che consentono di riciclare, nelle versioni più moderne e sofisticate, percentuali molto alte del rifiuto trattato.

Per quanto riguarda gli aspetti più politici abbiamo al Sindaco di farsi promotore presso la Regione per la definizione di un unico Piano di Ambito Regionale dei rifiuti al fine di armonizzare in un territorio più vasto la gestione del ciclo dei rifiuti e di farsi promotore presso il Governo per il rinnovo della copertura degli ammortizzatori sociale e nei riguardi del ministro per l'Ambiente per una nuova politica nazionale ambientalmente sostenibile in tema di gestione dei rifiuti.

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