"L'investimento a livello di formazione intermedia musicale è un tassello fondamentale di una città creativa e dinamica, che miri ad accogliere e attrarre talenti- dice Cimino- il fatto che non è stato riconosciuto il liceo musicale non è scelta economica ma politica, della quale la Direzione scolastica regionale si deve assumere la responsabilità. Peraltro, visto l'ampliamento del liceo artistico, non si pone neanche il problema degli organici: anche qui è in gioco una scelta precisa di distribuzione delle risorse."
Conclude Cimino: "La rinuncia al Liceo Musicale è una decisione grave, in controtendenza rispetto alle logiche di sviluppo di questo territorio che vedono la formazione come centrale e che mette in difficoltà lo stesso Conservatorio che sarà costretto sempre di più a supplire alla mancanza del liceo, abdicando al suo ruolo di alta formazione musicale. Ci attiveremo quindi per create una vera mobilitazione del territorio coinvolgendo le Istituzioni e i nostri parlamentari affinché questa battaglia possa essere vinta."