In molti si rivolgono a me per conoscere gli orientamenti dell'Amministrazione in merito ai servizi accessori alla nostra raccolta differenziata. Preme aggiungere che, nonostante gli obiettivi disagi, la cittadinanza continua ad essere attenta al tema e gli abbandoni, sempre meno diffusi, restano appannaggio di pochi e resistenti incivili.
Premetto che l'ultima distribuzione generale del materiale di raccolta ha riscontro per l'anno 2019, al palazzetto dello sport, in ordine alfabetico e con molta libertà di orario. Amministratori comunali in forma gratuita, volontari a rimborso sociale, consegnavano i sacchi della carta, della plastica, dell'indifferenziato e dell'umido ai cittadini senza spese aggiuntive. Era anche una occasione di incontro, non vorrei dire quasi "conviviale".
Ogni nuovo residente è stato poi fornito del kit di base anche dopo l'inverno 2019.
Per il 2020, in virtù di una riforma nazionale del sistema, che si è scontrata con la crisi sanitaria, l'Amministrazione Comunale ha scelto di garantire il massimo dei servizi sostenibili porta a porta, aprendo inoltre tre volte la settimana l'area ecologica, interrompendo però gli acquisti del materiale di distribuzione quali sacchetti delle frazioni riciclabili, ad eccezione del secco non riciclabile.
Ad oggi, obbligatoriamente su appuntamento, per limitare assembramenti ed incontri, consegnamo soltanto i sacchi "azzurri" ovvero quelli indispensabili per il conferimento del secco/indifferenziato, mentre non condizioniamo l'utente rispetto al contenitore/sacco degli altri scarti, a patto che siano coerenti col materiale esposto.
Mi preme precisare che il servizio su appuntamento è molto flessibile, anche se TASSATIVAMENTE deve risultare compatibile con criteri di sicurezza che non è pensabile trascurare in questo momento: se anche l'opposizione mi chiamava "sindaco social" ci sarà un motivo! Un messaggio e via, si trova il modo di rispondere ai bisogni. (almeno, ci si prova)
Quando, tra fine gennaio e metà febbraio, dovevamo confermare gli ordini dei materiali, coerentemente alla nuova riforma ARERA, ancora lontana da trovare soluzione, eravamo anche all'inizio della crisi sanitaria.
Ipotizzando una difficoltà di molti concittadini nel corrispondere la tassa, con conseguente scarsità di liquidità per il comune nel pagare il dovuto al gestore, abbiamo optato per ridurre le spese vive affinché fossimo in grado di reggere sempre e non interrompere (tutti) i molti servizi che Riccò del Golfo eroga.
Il rapporto coi fornitori dei sacchi, piccole aziende, è diretto: un ipotetico mancato pagamento pesa su tutti ed è più grave rispetto ad un ordine in meno. A questo si aggiungeva/ si aggiunge la modalità di distribuzione che ho già citato e le caratteristiche morfologiche del Territorio con una collettività che non deve essere incentivata a spostarsi. Ricaricare sulla Collettività il costo di un corriere per ogni utenza, per una consegna a domicilio, sarebbe stato ancora più oneroso - e rischioso, soprattutto in momenti di temuta insolvenza - per questo ho deciso di scegliere il "disagio minore".
Il timore di non veder pagare con regolarità la TARI non deriva da valutazioni morali sulla Collettività ma da condizioni oggettive ed in continua evoluzione. Sono consapevole dell'alto livello socioeconomico medio del Territorio, così come occorre precisare che il nostro tessuto commerciale e ricettivo risente terribilmente dalla crisi.
Aggiungo che la spesa sociale sta salendo alle stelle, ipotizzando ulteriori picchi nel prossimo futuro, per questo è necessario evitare ogni uscita che non sia indispensabile e provare a sostenere tutte le realtà con i mezzi - assai ridotti - di cui si dispone. Ribadisco che, nonostante la grande vitalità del Territorio, nonostante l'eccellenza del sistema scolastico locale, nonostante la velocità e la comodità con la quale si raggiunge la città ed alla luce della bontà della filiera commerciale locale, siamo pur sempre una realtà piccola che guarda con timore alle incertezze del comparto ricettivo, agroalimentare, tecnico/commerciale che ci è proprio e sul quale sempre di più viviamo.
Ad oggi, gli aiuti governativi ed economici ai comuni sono per lo più anticipi sulla spesa futura, che devono trovare riscontro sulla tassazione degli anni a venire: quindi la parsimonia è d'obbligo.
Mi permetto una ulteriore spiegazione sulla carenza 2020, che verrà recuperata nel 2021 in un nuovo servizio fornito da Acam/Iren in forma ben più capillare, su numerosi punti di incontro sparsi sul Territorio Comunale. L'Ente non ha i mezzi (ed il personale) per dare quel servizio in sicurezza, distribuire i sacchi della carta, della plastica, dell'umido in un'unica soluzione minimizzando il rischio sanitario, richiede mezzi e personale di cui l'Ente non dispone ma che può fornire IREN, motivo per cui sono ben felice che il nostro comune sia ancora azionista.
Aggiungo una nota di ringraziamento per gli operatori della raccolta dei rifiuti, che svolgono un servizio ECCELLENTE, al quale si aggiungerà presto una specifica funzione a supporto dei proprietari di animali domestici su tutto il Territorio. I nostri ragazzi di Acam/Iren non si sono mai fermati: in covid, in allerta meteo! Così come occorre riconoscere che il sostegno al territorio arriva anche da IREN con modalità nuove, infatti che contribuisce alla realizzazione delle luminarie, offrendo una occasione di più per il riscatto (morale e commerciale) di un Natale davvero difficile.
Nello scusarmi per ogni disagio, sperando di non dover scrivere di problemi più gravi e stringenti, mi preme fare i miei più cordiali saluti a tutti i lettori e concittadini.
Loris Figoli
Sindaco di Riccò del Golfo