Ciò premesso è indispensabile che si colga quindi la nostra volontà di sostenere sempre le Istituzioni della Magistratura e delle Forze Investigative tutte tese alla soluzione della questione criminale, tuttavia a nostro avviso non sufficiente a sradicare il sentimento di volontaria convivenza tra affari e occupazione, in una purtroppo vasta area grigia.
Non entriamo nel merito delle indagini e quindi delle sentenze di diverso grado e quelle che verranno, ma i capitali confiscati alla famiglia Pellegrino non vorremmo incidessero terribilmente nelle retribuzioni e nelle quote occupazionali dei dipendenti delle diverse imprese ad essa collegate.
Ovvero la lotta alle mafie, ne siamo certi, deve essere inserita in una più ampia prospettiva di responsabilità sociale sia d'impresa che istituzionale, dimostrando concretamente il massimo sostegno alle famiglie dei lavoratori e ai dipendenti stessi, includendoli, quando necessario, in un piano di specifico di ammortizzatori sociali. A copertura delle azioni di welfare di legalità noi indichiamo ai Presidenti e quindi ai Ministri competenti, una riforma strutturale del dispositivo di confisca dei capitali, disponendo una quota indirizzata in somma urgenza direttamente al territorio e alle imprese coinvolte.
Un nuovo credito a costo zero per le casse pubbliche, ma di forte impatto politico, riprendendo quel mal tolto che difatti ha in parte condizionato le gravi crisi del settore delle costruzioni in Liguria.
Significa che al sentimento di trionfo collettivo, nostro e dello Stato, nei confronti di chi fa affari illeciti e frequenta consapevolmente l'area grigia e viene fermato, non può affiancarsi anche il sentimento di timore che anche in Liguria si possa rafforzare l'ombra del l'equazione principe della criminalità organizzata: la mafia dà lavoro e le regole lo fanno perdere. Anche la Filca Cisl Nazionale, nel documento congressuale finale di indirizzo pluriennale e nel lavoro svolto dal Dipartimento Legalità, ha più volte sottolineato tale rischioso duplice opzione, richiamando tutti a maggiore attività di coesione istituzionale e politica con la magistratura.
Noi in Liguria vogliamo non avere dubbi che la riservatezza tipica dei suoi abitanti non scivoli per disperazione nell'omertà, proseguendo un'azione di informazione e formazione popolare diffusa, aperta ai giovani e ai quartieri più esposti con il Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco.
Ogni contributo, siamo convinti, seppur piccolo non può che ingrossare la schiera di chi partecipa e si espone, di chi lotta sempre con lo stesso tono e la stessa faccia il ricatto mafioso nel mondo del lavoro.
Noi vogliamo con la presente invitare gli Illustrissimi Presidenti e i Ministri di competenza ad un incontro sul governo della socialità nella regione, in merito soprattutto alla volontà comune di innovare le costruzioni per farne finalmente la cintura di sicurezza culturale e infrastrutturale del nostro territorio. In attesa urgente di vostre risposte, vi raggiunga tutta la nostra stima"
Segretario Generale della Filca Cisl della Liguria
Salvatore Teresi
Con il Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco