Leggo da Italia viva una risposta un po’ debole, che non affronta le motivazioni della mia uscita dal partito.
Vorrei quindi che gli organi superiori dicessero pubblicamente quante riunioni si siano svolte, a partire dalla nascita del partito, in cui gli iscritti abbiano potuto esprimersi sulle alleanze alle regionali, sulla condivisione o meno della scelta della lista unica a sostegno del candidato Massardo, e quando si sia potuto discutere della scelta delle candidature. Prima, non dopo l’ufficialità letta sulla stampa.
Il 29 luglio, quando ancora una volta chiesi delucidazioni in merito al coordinatore provinciale, mi confermó (per iscritto) che ci sarebbe stata occasione di parlarne con tutti gli iscritti.
Ecco, quell’occasione non è mai arrivata e, come ho già detto, se avessi avuto modo di esprimermi, e non di leggere soltanto a decisioni avvenute, avrei proposto una candidatura civica proprio in virtù del principio di pluralità e apertura cui si fonda Italia viva.
Io penso ci voglia coraggio a fare delle scelte, ma non meno coraggio a sopportare il peso di decisioni prese da altri.. questo metodo verticistico non lo condivido.
Preferirò sempre la discussione e lo scambio di opinioni alla linea imposta. Allo stesso tempo comprendo che per gli addetti ai lavori sia più comodo cassarla, la discussione.
Se non fosse stato chiaro, confermo la convinta opposizione all’amministrazione comunale Sarzanese.
Beatrice Casini