Immaginavamo le intenzioni di Beatrice Casini dalla sua nulla partecipazione alla vita di partito.
Sempre troppo impegnata in altro per essere presente agli incontri che riguardavano gli amministratori o tutti gli iscritti, sempre troppo occupata per informarsi.
Le sue rarissime partecipazioni sono state quasi sempre mute, una volta polemiche e frettolosamente interrotte per dedicarsi a più impellenti impegni.
Sempre troppo concentrata su se stessa per avere il tempo di informarci di ciò che si sarebbe discusso nel suo consiglio comunale.
Perché la democrazia ha due sensi, non solo dal partito a Beatrice Casini ma anche da Beatrice Casini al partito.
Auguriamo buona vita a Beatrice e speriamo davvero di poter condividere con lei nuove battaglie e di non apprendere tra qualche giorno che invece ha deciso di sostenere anche lei le forze che governano la città di Sarzana.
Perché questo è il punto.
Se Italia Viva è una delusione e si sceglie un altro gruppo riformista, il percorso è coerente.
E anche se Casini preparasse il suo rientro nel Partito democratico potremmo anche comprenderlo.
Ma se una capogruppo di opposizione dovesse decidere per lo stesso percorso dell’ex Sindaco Alessio Cavarra e approdare nel centrodestra tra quelli che hanno speso le peggiori parole sulla esperienza di governo che lei stessa ha vissuto come assessore, allora ogni serietà sarebbe perduta e il significato delle cose che accadono sotto gli occhi di tutti.
Si tratterebbe semplicemente del noto fenomeno del trasformismo politico.
I Coordinatori provinciali di Italia Viva Antonella Franciosi e Gianluca Tinfena