Le risposte del commissario Troiano sulla chiusura di oncologia sono imbarazzanti. Ci spieghi meglio: i pazienti stanno mentendo dicendo che il servizio a Sarzana è chiuso? E fare otto chilometri per malati oncologici per lei non è un grosso problema? E tutto questo per garantire la sicurezza del distanziamento? È chiaro che sono risposte assolutamente insoddisfacenti. Attualmente gran parte dei servizi pubblici, come la stessa dottoressa dichiara, sono ancora chiusi. E non c’è una data certa per la riapertura.
Un periodo questo di calma sul fronte Covid che avrebbe dovuto veder accelerare le prestazioni in attesa dell’autunno. Invece non si è fatto nulla. Il cup di via 24 maggio è ancora chiuso, Bragarina lavora a metà, ci risulta che un centro fondamentale come la senologia abbia un solo medico con 18000 donne in attesa di screening. Tutto questo è assolutamente inconcepibile e inaccettabile che venga riferito ad una questione di sicurezza.
La stessa che chiedevamo a inizio pandemia quando le due strutture non erano state divise e pareva a sentire i vertici Asl che invece tutto fosse sotto controllo. Oggi gli spezzini sostanzialmente non hanno servizi pubblici sanitari, spesso si devono rivolgere a privati e non hanno nemmeno contezza di quando verranno riaperti . E Peracchini non dice una parola. Ricordo a lui e a tutti che è presidente della conferenza dei sindaci in tema di sanità. Perché non chiede ad Asl e Alisa le vere motivazioni di questa drammatica situazione? Difenda i suoi concittadini da una dirigenza che ormai ha completamente imbrigliato il sistema sanitario e mettendo così le persone nelle condizioni di rischiare non potersi curare.
Federica Pecunia Italia Viva