Tirreno-Europa: un sistema intermodale che con una filosofia integrata collega il mare della Liguria all’area padana per puntare, attraverso il Brennero, al Centro Europa.
Immaginata negli anni ’70 dai socialisti spezzini, in particolare da Angelo Landi, per decenni la TiBre è rimasta solo un progetto. E per andare dalla Spezia all’AutoBrennero si è dovuto passare per l’A1 e lo snodo di Modena, allungando il tragitto di una ventina di minuti.
Poi, nel 2006, una serie di circostanze cambiano la situazione. Nel 2010 il Cipe approva il progetto, ma solo per il primo tratto di una decina di chilometri. Ma per il prolungamento, ancora oggi, non ci sono soldi e volontà politica.
Riteniamo fondamentale per lo sviluppo economico della provincia spezzina con benefiche ricadute per tutta la Liguria che questo progetto sia inserito nel programma della coalizione che avrà il nostro appoggio.
Viabilità: La Liguria per sua conformazione è una regione che non può fare a meno di un sistema di collegamenti stradali e autostradali efficienti, cosa che ad oggi non si può certamente affermare, basta percorrere l’autostrada che collega Genova a La Spezia con continue interruzioni, gallerie poco illuminate, un lungo serpentone di auto su un’unica corsia!
Occorre un progetto che preveda una manutenzione intelligente di messa in sicurezza di tutte le vie di comunicazione con una visione interregionale.
Ambiente : sull’ambiente si gioca il futuro delle nuove generazioni, occorre una seria presa di posizione sui siti di stoccaggio rifiuti, chiusura del ciclo con massima attenzione all’ambiente.
Negli ultimi tempi il nostro territorio è stato flagellato da alluvioni, frane , che hanno stravolto la geografia ed i collegamenti , l’emergenza idrogeologica deve essere messa al centro dell’attenzione politica con una grande opera di sistemazione del bacino Magra-Vara.
In questo contesto occorre un piano di screening di tutti gli edifici scolastici pubblici per evidenziarne le criticità ed adeguarli agli standard di sicurezza.
Sanità: La sanità non può che essere pubblica e disponibile per tutti i cittadini in ugual misura. Cento dipendenti ogni diecimila abitanti. E’ questo il rapporto fra l’organico dell’Asl spezzina e il territorio, contro i 122 dell’Asl1 (Imperia), i 151 dell’Asl 2 (Savona), i 185 dell’Asl 3 (Genova) e i 127 dell’Asl 4 (Chiavari). Ciò significa che per raggiungere la media regionale l’Asl 5 dovrebbe assumere oltre 1.100 unità di personale.
Una situazione di grave sofferenza, assieme alla paralisi dei lavori del nuovo ospedale, al depotenziamento delle strutture socio sanitarie e alla mancata nomina dei primari di importanti strutture complesse, determina un quadro di vera e propria emergenza che solo chi non vuol vedere nega la grave situazione in cui versa l'assistenza sanitaria del nostro territorio.
Quanto all’edilizia sanitaria vorremmo essere certi che tutti, nessuno escluso, si senta parte di uno sforzo comune perché il nuovo va ricostruito senza indugio. Per quello che riguarda il presidio di Sarzana se ne auspica l’impiego in un’ottica di complementarietà delle cure e dell’assistenza (emergenza - urgenza alla Spezia; elezione e riabilitazione a Sarzana) mentre le attuali istituzioni regionali e locali stanno progressivamente depotenziando il nosocomio sarzanese.
Porti: La nostra regione è una lunga striscia delimitata dal mare a sud e dagli Appennini a nord, il mare è una grande risorsa dal punto di vista commerciale e turistico. Il sistema integrato interregionale La Spezia- Marina di Carrara deve essere supportato e implementato e collegato alle aree retro-portuali di S.Stefano Magra.
Turismo: l’altra grande risorsa legata al mare (5terre- Golfo) da collegare con un progetto che comprenda l’area limitrofa della Lunigiana e delle Alpi Apuane.
-Valorizzazione dell’area del biologico con attenzione ad una agricoltura di qualità.
-Rilancio in chiave moderna delle potenzialità dell’Arsenale Militare.
Federazione Provinciale della Spezia