Il bando di gara per la gestione delle spiagge non poteva essere indetto. E la linea demaniale risponde a “imprecisati interessi di bottega” (Jacopi CC 2018)
Una storia senza fine quella di Marinella, dal caos urbanistico degli anni 60, ai ripascimenti con sabbia fangosa, al lavarone che dal fiume riversano sul lido ogni volta che dragano la foce, alla mancanza di servizi. Questi solo alcuni dei problemi di carattere ambientale che fanno del nostro litorale un pessimo esempio di gestione di patrimonio naturalistico che disincentiva il turismo.
Si sono aggiunti nel tempo ulteriori carichi di aspettative ad alto costo, dal punto di vista ambientale ed economico, prima il Piano del litorale e non ultimo il Pud che ancora aspetta il nulla osta regionale. Sarzana è l'unico comune della provincia a non avere un PUD approvato. Senza quel Piano siamo sicuri che la gara potesse essere indetta?
E se l'ambiente non è mai stato il pallino degli amministratori locali, nemmeno dopo il cambio di colore politico, la trasparenza va di pari passo.
Manca il PUD, spariscono tratti di spiagge libere e arrivano imprese che vincono bandi di gara pubblici, i cui soci sono stretti da legami parentali con gli amministratori locali, che per trasparenza si dimettono...ma solo dopo l'assegnazione.
Sono lontani i tempi in cui il leghista Jacopi affermava, in delibera di Consiglio Comunale (n. 90/2018), che esistono irregolarità nella linea demaniale “in relazione a imprecisati interessi di bottega”. A quale bottega si riferiva Jacopi?
Indubbiamente il riferimento era all'interesse, mai coltivato dal Comune, a rivedere la linea demaniale a vantaggio dell’interesse pubblico, ma le Amministrazioni, quella di centrosinistra (Cavarra) e quella di centrodestra (Ponzanelli) sul tema sono sempre state “timide”. In fase di adozione del PUD si sono nascoste dietro alle interpretazioni dei dirigenti comunali del Codice della navigazione e della giurisprudenza della Cassazione. La sindaca Ponzanelli non ha mai preso in considerazione le osservazioni che il Comitato Sarzana, che botta! inviò nel gennaio 2018 per l'iter di adozione del PUD.
In quelle osservazioni erano contenute richieste di trasparenza e domande su problematiche poco chiare.
Riportiamo per sintesi le osservazioni che alla luce del caos attuale meriterebbero un chiarimento.
La ridefinizione della linea demaniale, nell'interesse pubblico del comune e dell'erario. Se quella linea fosse stata riposizionata sino alla strada litoranea, prendendo a riferimento le mareggiate straordinarie e l’uso dell’arenile, come prevede il Codice della Navigazione e la giurisprudenza costante della Cassazione, forse ci saremmo risparmiati la sceneggiata delle dimissioni del consigliere leghista e il teatrino attuale di esposti tardivi alla Procura della Repubblica.
Le concessioni del Chiosco Goletta da 100 mq, su spiaggia libera, che diventa stabilimento balneare da 2860 mq., senza che si riesca a trovare nella sezione “Amministrazione trasparente” uno straccio di delibera. Oggi la spiaggia libera tra ANMI e Goletta è completamente sparita senza sapere quale amministrazione abbia permesso l'occupazione di quello spazio con attrezzature fisse.
Ricordiamo alla sindaca Cristina Ponzanelli che la trasparenza e la legalità erano tra gli slogan della sua campagna elettorale. Cominci col rispondere nel merito a queste osservazioni. “Quelli di prima” non lo hanno mai fatto. Dia un segnale di reale cambiamento.