Fase 2: il Presidente Giovanni Toti si dedica solo a ciò che può fargli guadagnare consenso. Ben poco a ciò che sarebbe utile.
Intendiamoci: rimettere in moto le attività economiche era una necessità ma ora dobbiamo pensare anche a ripristinare i servizi pubblici. Quale piano hanno le nostre Aziende Sanitarie per riprendere totalmente i servizi offerti al cittadino?
ASL5 non ha ancora messo in campo un progetto organico di ripresa delle attività sospese a causa del COVID19.
Lo abbiamo detto fin dal principio: sarebbe stato opportuno organizzare i presidi ospedalieri in modo da mantenere percorsi puliti dedicati a tutte le patologie esenti da COVID19 e percorsi "sporchi" dedicati, invece, alla diagnosi, alla terapia e alla cura del nuovo Coronavirus. Non è stato fatto.
Male, anzi malissimo e lo dimostrano persino i dati che abbiamo a disposizione.
Detto ciò, però, ora bisogna riprendere tutte le attività sanitarie, nella consapevolezza che il COVID19 non è scomparso con uno schiocco di dita.
L'emergenza sanitaria permane e la necessità di avere dei posti letto e dei percorsi dedicati è ancora, purtroppo, attuale. Come è attuale la necessità di dare risposte a tutte le altre patologie che affliggono o possono affliggere i nostri concittadini.
Per questo abbiamo depositato una interrogazione.
Vogliamo chiedere e sollecitare l'Assessore regionale alla Sanità a pretendere da ASL5 un piano organizzativo per la riattivazione della diagnostica, delle visite specialistiche, della chirurgia elettiva e di tutti i percorsi terapeutici.
Lo diciamo fin da subito: non accetteremo ciò di cui si discute da giorni.
Demandare al privato le attività diagnostiche, in particolare quelle radiologiche, ci vedrà fermamente contrari. I nostri laboratori hanno le risorse umane e tecniche per svolgere l'attività di presa in carico in autonomia.
Valorizziamo il nostro patrimonio pubblico e torniamo ad attrarre quelle professionalità di spessore che negli scorsi mesi ci sono purtroppo sfuggite: il primario di radiologia Rosemberg e il senologo Brizzi.
Francesco Battistini
Consigliere regionale Italia in comune/Linea Condivisa