E' stato approvato oggi dal Consiglio regionale, il nuovo piano territoriale regionale delle attività di cava. A distanza di 18 anni dal precedente piano, Regione Liguria si dota di un nuovo strumento al passo con le nuove esigenze produttive.
"Questo provvedimento era atteso da tempo – spiega il Presidente di Liguria Popolare Andrea Costa – e finalmente questa amministrazione ha posto mano ad un'esigenza sentita dai territori e dal mondo produttivo, che occupa circa 1000 addetti".
"Ho sentito molte critiche da alcuni consiglieri e dal mondo dell'ambientalismo – prosegue Andrea Costa che in Regione Liguria ricopre il ruolo di Presidente della IIIa Commissione Attività Produttive e Lavoro – ritengo però che si debba uscire dalla logica della contrapposizione uomo e ambiente perché si possono svolgere le attività sul territorio rispettando l'equilibrio ambientale e le sue biodiversità".
"A tutti gli ambientalisti che alzano le barricate e gridano allo scempio ogni volta che si apre una cava voglio ricordare che la produzione di inerti è fondamentale per tutto il settore dell'edilizia e delle opere pubbliche - continua Costa - basterebbe più buon senso e meno fanatismo ma soprattutto che il Governo rivedesse la norma sulla pulizia dei fiumi che consentirebbe il recupero degli inerti".
"Se ci fosse permesso di pulire i nostri fiumi rimuovendo tonnellate di inerti probabilmente ci sarebbe qualche cava in meno ma soprattutto qualche alluvione in meno – conclude il leader dei popolari Costa – oggi con questa approvazione finalmente riordiniamo un settore delicato nel rispetto del lavoro e dell' ambiente".