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Bolano, la consigliera Mari scrive al premier In evidenza

"Caro presidente Conte non è proprio possibile per noi italiani voltare pagina"

Oggi come cittadina italiana ho deciso di scrivere al presidente Conte spinta da pensieri negativi che non ho potuto fare a meno di coltivare in questo periodo!
Dopo tutti i cartelli solidali "andrà tutto bene"; dopo tutti i flash mob, dopo tutti i "restate a casa" a contenere la diffusione del virus covid-19, dopo un conto salato che stiamo ancora pagando con oltre 10000 vittime italiane e le molte attività oggi arenate nel limbo dell'attesa della riapertura.

Dopo tutte le preghiere rivolte al cielo all'insegna del "siamo tutti nella stessa barca" (ma in realtà le scialuppe per tutti non ci sono); dopo i continui sforzi della protezione civile, degli uomini in divisa dei volontari, di tutti quelli che lavorano nella logistica, nei supermercati, nelle farmacie, i virtuosismi degli operatori socio sanitari, dei medici che ancora oggi non sono tutelati dall'insufficiente rifornimento dei DPI e in mancanza di respiratori potrebbero dover scegliere a chi somministrare le terapie salvavita.

Dopo che l'Italia ha obbedito e ancora lo sta facendo al suo governo, combattendo su un fronte d'emergenza, nel quale si ritrova SOLA, accanto alla troppo invocata Unione Europea, che di fatto non esiste se non come creditore e alla quale peraltro lei presidente ha voluto dare ancora tempo per rispondere alle nostre richieste di aiuto( come se di tempo ancora ne avessimo a disposizione)

Lei, che nel suo ultimo decreto ancora una volta ha smascherato la sua incapacità a fare fronte alla Reale copertura e tutela dei propri connazionali.
Non è certo elargendo a tutto il territorio nazionale un pó di quell' elemosina (che altro non é se non un anticipo che avrebbero dovuto dare agli Enti locali a Maggio) che si può pensare di colmare grandi vuoti, quelle voragini che si sono venute a creare nell'adottare le misure di contenimento del virus uno stato di diritto uno stato padre dovrebbe guardare a tutti e soprattutto a quelli più fragili senza fare figli e figliastri
Non è forse stato detto da parte del governo da lei guidato, che nessuno va lasciato indietro e allora le chiedo se sta rispondendo dovutamente a quanti con le loro piccole attività non hanno più un reddito, un incasso quotidiano Vitale e sono ingessati in attesa della riapertura del loro esercizio, con l angoscia di come il loro lavoro potrà poi riprendere!!!
Ancora non si é reso conto di quanti cittadini siano già scesi in strada a gridare il loro stato di indigenza, la loro fame?

Abbiamo continui decessi per COVID19 ma in questo momento di grave difficoltà economica le sue decisioni a lento e cieco rilascio, stanno facendo altri futuri morti viventi cioè tutti coloro che non avranno più i mezzi per sostentarsi. C' è una moltitudine di persone in casa con attività e negozi chiusi: nessuno dovrebbe perdere il proprio lavoro... è vero o no presidente Conte? (art. 4 della nostra costituzione:La repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto).

E allora per proteggere i diversi posti di lavoro e confortare la nostra capacità produttiva non sarebbe stato meglio dire "congeliamo tutto fino a fine anno e immettiamo liquidità ossia denaro contante a costo zero senza rinvii senza troppa burocrazia perditempo ma con una semplice richiesta on-line alle proprie banche?"
Solo mettendo denaro nelle mani di tutte quelle persone che ora non hanno più il proprio lavoro, che sono state colpite finanziariamente dalla pandemia, si potrà probabilmente prevenire una recessione economica a cascata, che si sta già configurando. (sottolineo che già l America ha adottato questa strategia economica e ancor prima di lei Hong kong)
Con queste condizioni da lei impartite, caro presidente Conte non è proprio possibile per noi italiani voltare pagina!

ALESSANDRA MARI

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