In una situazione di emergenza, dove è evidente che troppo spesso le scelte sono dettate dall'empirismo piuttosto che da un'analisi e una previsione ponderata degli eventi, l'esperienza di chi, in passato, ha gia' gestito situazioni emergenziali e conosce alla perfezione la realta' delle strutture sanitarie, dei protocolli che regolano i meccanismi dei reparti e, soprattutto, gode di grande stima tra i professionisti attualmente operativi, sarebbe un patrimonio da cui attingere al più presto.
In ASL5 c'è una professionista che per anni ha diretto tutti gli ospedali di ASL5, conosce ogni singola mattonella di Sarzana, La Spezia e Levanto e conosce il personale, i protocolli di intervento e le risorse già disponibili o comunque utilizzabili.
Questa signora è un medico.
Si chiama Decia Carlucci ed è andata in pensione qualche mese fa.
Ora per l'emergenza COVID19 si è offerta e ha proposto di rientrare a titolo gratuito per mettere a disposizione il suo patrimonio di esperienza.
Dalla direzione di ASL5 neppure le hanno risposto e il Commissario Troiano ha archiviato la questione, rispondendo alla stampa, come "privata".
Eppure avere la D.ssa Carlucci alla testa dei nostri ospedali avrebbe rappresentato una svolta: energia, pianificazione, preparazione.
per come abbiamo avuto modo di conoscerla la immaginiamo lì, in prima linea, a girare per i reparti, a dirigere, a risolvere problemi, a reperire materiali a soffrire accanto al suo personale e a gioire per ogni guarigione.
Di questo ha bisogno, in questo momento, la nostra sanita' locale, e crediamo che sarebbe il caso di richiamare persone capaci, specialmente quando, come Decia Carlucci, offrono il loro apporto senza chiedere nulla in cambio, per quella passione che ha contraddistinto la loro carriera.
Francesco Battistini
Consigliere regionale
Italia in comune/Linea Condivisa