L’incontro di stamani, organizzato per formalizzare la costituzione di questo gruppo, ha visto la partecipazione dell’onorevole Andrea Orlando, promotore alcune settimane or sono della proposta dalla quale è scaturita l’idea del Comitato; l’onorevole Manuela Gagliardi; i vertici delle Province di Parma e di Massa Carrara; Carla Roncallo, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale; i vertici di Legambiente; la città di Parma e diversi altri Comuni interessati alla realizzazione dell’opera.
Per la Città e l’Amministrazione Provinciale della Spezia ha partecipato Pierluigi Peracchini, Sindaco e Presidente, che per il suo funzionamento ha messo a disposizione del Comitato la macchina organizzativa della Provincia.
«Ho accolto subito con favore l’intuizione di raccogliere in una sola voce i soggetti istituzionali del nostro territorio per chiedere e sostenere con efficacia l’avanzamento del progetto della Pontremolese e, più in generale, per lo sviluppo di tutto l’asse infrastrutturale Tirreno-Brennero», ha dichiarato Pierluigi Peracchini.
«Stamani c’è stata occasione di approfondire lo stato dell’arte di questa grande opera infrastrutturale. Abbiamo valutato le prospettive e quali idee mettere in campo perché, finalmente, si superi questo lungo e insopportabile stallo. In particolare abbiamo assunto un impegno comune, ciascuno di noi nell’esercizio del proprio ruolo, per monitorare l’utilizzo effettivo delle risorse messe nuovamente a disposizione dal Governo per la Pontremolese con un recente provvedimento», chiarisce Peracchini.
«L’asse viario che collega La Spezia e Parma è stato, certamente, fattore strategico per lo sviluppo del nostro porto e delle aree industriali e artigianali dei territori ligure, toscano ed emiliano.
Oggi viviamo una stagione di grande prospettiva per l’economia del turismo: si pensi solamente ai volumi generati dai circa 900mila crocieristi che transitano nella nostra città, oppure ai quasi tre milioni di visitatori delle Cinque Terre. L’ammodernamento dei collegamenti tra Emilia, Lunigiana e la nostra provincia possono favorire nuovi pacchetti turistici attraenti e di eccezionale appetibilità. La collaborazione tra Associazione Treni Storici della Spezia e Fondazione FS offre nuove e assai interessanti opportunità di turismo esperienziale, frontiera con grandi potenzialità di appeal internazionale: progetti che passano attraverso la semplificazione e l’ammodernamento di questo storico asse ferroviario”, continua Pierluigi Peracchini.
«C’è un ultimo aspetto di valenza nazionale e che va ben oltre l’orizzonte di Liguria, Toscana ed Emilia. Il dissesto idrogeologico e le tragedie infrastrutturali che continuano a colpirci hanno messo a nudo la fragilità delle grandi reti di collegamento del Paese. Un incidente nel territorio genovese, oppure lungo l’asse tra Firenze e Bologna, oggi è in grado paralizzare l’Italia intera. La linea Pontremolese, raddoppiata e adeguata agli attuali standard del trasporto su ferro, potrà essere strumento fondamentale per continuare a garantire che Nord e Centro Italia rimangano collegati anche in presenza di fenomeni tragici ed emergenze come quelli che abbiamo vissuto negli ultimi anni», ha sottolineato Peracchini nelle sue riflessioni condivise con tutti i presenti all’incontro.
«Il progetto della Pontremolese è strategico per l’Italia tutta e deve essere considerata una priorità di caratura nazionale».
Le prime iniziative concordate stamani prevedono, già per gennaio, due incontri istituzionali specifici sulla Pontremolese: uno con Paola De Micheli, ministro per le Infrastrutture, l’altro con Maurizio Gentile, amministratore delegato di R.F.I. Spa. Le due iniziative si svolgeranno alla Spezia e a Parma.
«Confido che l’aver unito, in maniera bipartisan, parlamentari e istituzioni locali, concentrando il nostro lavoro sul comune obiettivo di veder realizzato il raddoppio di questo asse ferroviario, sia di ottimo auspicio per noi spezzini e per l’Italia: io assicuro il mio massimo impegno e quello delle Amministrazioni che governo», ha concluso Peracchini.