Qualcosa ci sfugge nella logica che ha spinto Toti a definire “malati di mente” gli spezzini per la loro intenzione di manifestare per il Felettino che dopo cinque anni con lui a capo della regione è ancora una palude, e poi veder scendere in piazza in testa al corteo il sindaco Peracchini, il presidente del Consiglio transfuga nel centrodestra Guerri e una nutrita schiera di consiglieri comunali della maggioranza tra cui spiccavano Frascatore, De Luca e Cenerini.
Tutto questo in una giornata che, per alcuni di loro, deve essere stata una autentica Caporetto con l’impresa Pessina che dichiarava di non aver mai fermato le ruspe e che anzi presto, alla luce della conclusione del lunghissimo iter (tre anni) che ha inspiegabilmente portato al respingimento della variante migliorativa proposta dalla azienda costruttrice, formulata dopo l’invito in questo senso da parte della provincia, sarà operativa a tutti gli effetti per il proseguimento dei lavori.
Ci chiediamo infatti cosa si inventeranno ora Toti e c. per far perdere ancora un po’ di tempo, cercando di sottrarre a Pessina la possibilità di portare a termine i lavori e quindi agli spezzini la possibilità di avere entro quattro anni il loro ospedale. Interamente pubblico. Parolina che a Toti deve far perdere l’appetito.
“Peracchini difendi gli spezzini” era uno degli slogan più urlati nella manifestazione di ieri. Chissà se lo avrà urlato anche il Sindaco visto che ha voluto esserci vittima forse di uno sdoppiamento della personalità che lo ha visto ieri contrapposto a se stesso oltre che al suo “mentore” Toti.
Purtroppo la verità, in questa Italia così difficile politicamente da decifrare, è una sola.
Per far politica non servono tanto le competenze quanto la faccia; E quindi non è difficile spesso scorgere i responsabili dei loro stessi disastri tornare sul luogo del delitto. Che sia una ricostruzione mancata dopo una sciagura o un ospedale scandalosamente in ritardo dopo averlo colpevolmente bloccato per oltre quattro anni.
E’ l’Italia che va. Male, purtroppo ! E infatti di personaggi che ieri avrebbero fatto meglio a rimanersene a casa ce ne erano parecchi. E la tanta gente per bene che ha manifestato al nostro fianco è venuta più volte a farcelo notare.
Massimo Baldino Caratozzolo – Dina Nobili – Luigi Liguori