In un pianeta in cui, per effetto dei cambiamenti climatici, gli eventi atmosferici si fanno sempre più violenti non si può, di certo, scherzare o polemizzare con il sistema di allerta meteo.
Detto questo, però, la riflessione che fa l'Assessore alla Protezione Civile di Santo Stefano di Magra, Jacopo Alberghi, merita di essere valutata seriamente.
Visto ciò che è accaduto nelle ultime ore in Liguria ragionare sulla ridefinizione delle zone di allertamento potrebbe essere davvero opportuno.
I tecnici di ARPAL sono preparati e fanno un lavoro eccezionale, questo non è di certo in discussione.
L'allerta rossa a Genova ha mostrato che in alcune aree circoscritte ci sono stati, purtroppo, ingenti fenomeni temporaleschi aderenti al grado di attenzione diramato.
Questi hanno causato danni, allagamenti ed evacuazioni.
È poi indubbio che in altre parti del territorio ligure, anche in presenza di allerta arancione o rossa, non si sia andati oltre una nuvolosità persistente e qualche sparuta goccia di pioggia.
Revisionare i confini delle aree per aumentare l'accuratezza delle previsioni potrebbe essere una soluzione valida.
Ciò allo scopo sia di fornire maggiori strumenti ai Sindaci, che sono chiamati ad assumere decisioni di grande responsabilità sui loro territori, sia per dare risposte più precise ai cittadini, agli studenti, ai lavoratori e agli operatori economici.
Richiederemo, dunque, una Commissione Consiliare che, alla presenza di ANCI, ARPAL e Protezione Civile, possa fornirci informazioni utili per individuare e risolvere le attuali criticità, migliorare il servizio meteorologico della Liguria e rivedere il sistema di allertamento.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale
Italia in Comune/Linea Condivisa