Il capogruppo della Lega Emilio Iacopi afferma che la maggioranza (quella del “cambiamento”) non si fa dettare l’agenda da nessuno. Iacopi, come consigliere comunale, dovrebbe sapere che sono le leggi a dettare le agende istituzionali. Nel caso della petizione sull’orrendo palazzo di piazza Martiri, presentata l’11 dicembre di un anno fa, è lo Statuto comunale che fissa in sessanta giorni il termine per la discussione. C’è voluto un intervento del Difensore Civico e una nostra diffida per farla inserire dopo dieci mesi all’ordine del giorno del prossimo consiglio laddove non era riuscita neppure la mozione di Sarzana Popolare.
Iacopi, ci accusa di demagogia e afferma che l’Amministrazione Ponzanelli “ha fatto tutto il possibile per evitare che l’eco mostrofosse portato a compimento”.
Finge di scoprire ora che in piazza Martiri nel 2016 è stato variato il Piano Particolareggiato per decisione della giunta Cavarra senza voto del Consiglio. Peccato sia uno dei punti della petizione del Comitato Sarzana, che botta! che il consiglio comunale ha evitato per dieci mesi di discutere. Ed era uno dei motivi, se ricordiamo bene, per cui l’avvocato amministrativista Piera Sommovigo, su incarico dello stesso Iacopi, un anno fa aveva scritto un autorevole parere secondo cui l’Amministrazione Ponzanelli avrebbe dovuto annullare permesso di costruire e convenzione con un provvedimento in autotutela. Quel parere Iacopi e la giunta lo nascosero. E’ questa la trasparenza? Atti resi pubblici: nel gennaio scorso fu il difensore civico in seguito al nostro ricorso a intervenire per dire che le carte del progetto dovevano essere pubblicate. In precedenza c’erano state rifiutate. Vuole copia della lettera del segretario comunale?
Al capogruppo leghista suggeriamo: più fatti e meno propaganda
Roberta Mosti e Carlo Ruocco