“Ascoltare i cittadini e aiutarli nella loro battaglia per salvare la zona dal biodigestore. Questo abbiamo sempre fatto e continueremo a fare”, così la capogruppo regionale Alice Salvatore e il consigliere Marco De Ferrari, sempre in prima fila su ambiente e salute e ieri sera presenti all'incontro alla Piana di Vezzano.
“Anche ieri sera il MoVimento 5 Stelle Liguria ha ascoltato i cittadini e dato piena disponibilità ad aiutare i Comitati in questa importante battaglia contro il progetto del biodigestore di Saliceti, che altro non è che un colossale megaimpianto di biodigestione anaerobica: un impianto di trattamento di rifiuti organici artificiale, trattati in assenza di ossigeno con composti chimici. Insomma la tecnologia sbagliata nel territorio sbagliato”.
"Un megaimpianto anaerobico da 60mila tonnellate, con il rischio che si arrivi a 90-100mila in corso d'opera: ecco che cos'è il biodigestore caldeggiato dalla Giunta Toti. Progetto che produrrà milioni su milioni di metri cubi di CO2, migliaia di metri cubi di percolato da gestire, nonché altre sostanze quali microparticolato PM2,5 e PM10, ammoniaca, formaldeide. Oltre a prevedere consumo idrico dell'ordine di migliaia di metri cubi di acqua, nonché un notevole consumo energetico” spiegano i consiglieri.
"Ribadiamo che la soluzione ottimale va ricercata nell'economia circolare raccomandata dall'Unione Europea e già rilanciata dal ministro dell'ambiente M5S Sergio Costa a livello nazionale indirizzandoci verso la virtuosa strategia rifiuti zero - proseguono i consiglieri -. Vale a dire dotare la nostra Regione di micro e medie impiantistiche, anche in comodato d'uso, di compostaggio aerobico (ossia in presenza di ossigeno, quindi un processo naturale di trattamento) che non produce scarti e inquinanti, ma compost di alta qualità immediatamente fruibile".