"La rimozione del direttore di Agea è un pessimo segnale che connota, ancora di più, se ce ne fosse stato bisogno, il nuovo esecutivo come governo delle poltrone. La nomina, da parte dell'ex ministro Centinaio, alla direzione di Agea, frutto di una selezione secondo regole e motodo fondati sulla competenza, rappresentava un forte segnale di discontinuità e di riforma, attesa da anni, dell'Agenzia per i pagamenti in agricoltura, che ha un'assoluta esigenza di profonda riforma.
Il ritorno al passato, per altro già sperimentato come fallimentare, è uno schiaffo al rinnovamento e una scelta dettata da mere logiche di appartenenza politica. L'atto del nuovo governo è evidente che sia dettato semplicemente dalla fame di poltrone da parte dell'esecutivo giallorosso. Inoltre, ora che tutte le caselle del Mipaaf sono state assegnate, quella che emerge è una fisionomia totalmente a trazione pugliese, che rende il ministero più simile a un dipartimento regionale che a una sede, dove tutte le problematiche, che attanagliano l'agricoltura e la pesca del Paese, con le singole peculiarità territoriali, possano essere adeguatamente rappresentate e affrontate.
La neoministra Bellanova è riuscita dell'incredibile impresa di portare al governo il peggio della politica della Puglia, dove “terrapiattismo” dei 5 Stelle in opposizione e l’incapace governo Pd hanno provocato il disastro della xylella. In commissione Agricoltura, faremo sentire forte la voce della Lega, che rappresenta pescatori e agricoltori da Nord a Sud, e verranno a galla tutte le incongruenze di questo nuovo esecutivo che in fatto di poliche agricole ha forti contraddizioni interne".
Lo dichiara il deputato della Lega Lorenzo Viviani, capogruppo in commissione Agricoltura.