"La ditta Pessina, che deve costruire il nuovo ospedale della Spezia, chiede il concordato preventivo.
Molta è la preoccupazione per le sorti del nuovo presidio ospedaliero. Sembra che il problema per la Pessina derivi dal blocco dei lavori alla Spezia.
I sindacati denunciano: rischia seriamente di svanire quel poco di ossigeno alla edilizia, all'indotto. Il centro destra di Pierluigi Peracchini (lui “di persona personalmente” non parla, è un sindaco silente) parte subito col consueto: «La colpa è di chi c'era prima», cioè il centro-sinistra, che ha governato la Liguria sino al 2015.
Peccato che da ormai 4 anni alla guida della Regione ci sia Giovanni Toti col centro-destra: ebbene, che cosa ha fatto la Giunta Toti per fare iniziare i lavori dell'ospedale? NULLA.
Giovanni Toti e l' assessore alla sanità della Regione, Sonia Viale, hanno dichiarato, in un momento di sincerità, che la scelta di utilizzare tutti i finanziamenti pubblici disponibili per la nuova struttura ospedaliera della Spezia è stato un errore, perché, secondo loro, i soldi andavano “spalmati” su tutta la Regione. Ora, Sonia Viale è di Ventimiglia, non è un caso.
Il vecchio centro-sinistra di Claudio Burlando ha fatto tutto bene? Sicuramente ha preso una scelta decisiva: dare priorità regionale al presidio ospedaliero della Spezia. Tuttavia, a mio parere, ha fatto anche degli errori.
Nel 2007-2008 festeggiammo con Burlando alla notizia che si sarebbe finanziata l'opera esclusivamente con trasferimenti statali (governo Romano Prodi) con un cofinanziamento della Regione, a differenza dei "pasticci" fatti da Sandro Biasotti (presidente berlusconiano della Liguria 2000-2005) che fece una operazione sul nuovo ospedale disastrosamente fallita.
Non ho capito perché, dopo il 2010 (ormai, dopo tre mandati, io non ero più consigliere regionale), si decise di introdurre nell'appalto l'alienazione del Sant'Andrea.
Tale scelta, lo ricordo ai consiglieri comunali della maggioranza di destra in Comune, era comunque stata fatta già da Sandro Biasotti e da noi di centro-sinistra fu a suo tempo fortemente contestata, almeno a livello regionale. Una scelta sbagliata a mio parere.
Oggi tuttavia bisogna unire la città, andare avanti. Occorre seriamente pensare ad un futuro che può essere catastrofico senza nuovo ospedale o può essere positivo con un servizio sanitario (che è il nostro bene comune più prezioso) finalmente fornito di nuove strutture. Combattiamo uniti per questo secondo obiettivo".
Moreno Veschi (coordinatore provinciale di Articolo 1 - MDP)