E’ accaduto anche ai civici 121 e 123 di Via Bologna alla Spezia.
Per ragioni di sicurezza dovranno essere evacuati così come era accaduto nel 2015 per il fabbricato 125-127.
Questo è stato comunicato nell’incontro avuto ieri sera presso la sede di Arte insieme a tutti gli assegnatari e a cui hanno partecipato per ARTE l’Amministratore Unico Marco Tognetti, l ’Architetto Trapani, Il Dottor Sangriso, il Geom. Biggi e per il SUNIA Il Segretario Generale Provinciale Franco Bravo ed il vicesegretario l’Architetto Cristiano Ruggia.
Nella riunione, inoltre, l’architetto Tognetti, ha dichiarato che le condizioni del fabbricato in questione non sono critiche come quelle riscontrate in quello a fianco già evacuato che dovrà essere abbattuto e ricostruito.
Purtroppo le ultime indagini alle strutture della costruzione di via Bologna 121-123 hanno comunque imposto questa drastica scelta.
Gli assegnatari, che nel corso di questi anni sono stati testimoni di diversi interventi tesi ad accertare la stabilità statica del fabbricato non sono stati completamente presi alla sprovvista.
La riunione si è quindi soffermata sulle soluzioni abitative da offrire in alternativa.
Gli impegni assunti da Arte e concordati dal SUNIA sono .
Gli assegnatari visiteranno alloggi adeguati al proprio nucleo familiare e possibilmente di dimensioni analoghe a quelle dell’alloggio che viene liberato.
Gli alloggi individuati ove trasferire gli abitanti sono
1. N° 5 nel nuovo fabbricato di Via Pozzuolo Favaro ,gli altri in Via Parma, Via Borachia, Via Naef, Via Capraia, Via Bragarina, Via Padre Giuliani.
2. Le spese di trasloco compreso lo smontaggio ed il rimontaggio dei mobili nel nuovo alloggio sarà a carico di ARTE.
3. I mobili che eventualmente non potranno essere accolti nel nuovo alloggio saranno custoditi da Arte a proprie spese in idonei locali.
4. Le spese di allaccio alle nuove utenze saranno a carico di Arte.
5. Gli affitti rimarranno quelli corrisposti nel vecchio alloggio o potranno diminuire in base al nuovo alloggio .
6. Gli attuali assegnatari mantengono il diritto a rientrare nel loro alloggio allorquando saranno risolti tutti i problemi di sicurezza
7. I tempi per il ripristino del fabbricato non sono al momento quantificabili
Insomma la positiva esperienza maturata nella gestione del contratto di quartiere delle Pianazze ove il SUNIA svolse un ruolo importante a tutela degli assegnatari che consentì il trasferimento di oltre cento famiglie per la realizzazione del nuovo quartiere e la più recente esperienza di trasferimento (Via Bologna 125-127) hanno consentito di poter garantire agli assegnatari quanto sopra riportato.
Purtroppo la nostra preoccupazione è che il fenomeno della insicurezza dei fabbricati potrebbe non essere limitato a Via Bologna, ma che anche altri comuni potrebbero essere coinvolti e se ARTE non avrà adeguati finanziamenti a farne le spese saranno gli assegnatari che vedranno dirottate risorse destinate alle manutenzioni a queste emergenze.
Per questa ragione stiamo sollecitando provvedimenti legislativi adeguati ad affrontare queste emergenze che da quanto si legge sulla stampa si manifestano anche nel resto del territorio nazionale.
Giunge adesso notizia mentre scriviamo che il Ministero delle Infrastrutture ha ripartito 250 milioni di ex trattenute Gescal alle Regioni di cui 7.586.622 euro alla Liguria. Solleciteremo il Comune della Spezia a richiedere alla Regione Liguria una quota di questo finanzamento per i fabbricati di Via Bologna.
Il segretario Generale Provinciale
Franco Bravo