Ci sono voluti 13 anni affinchè finalmente una signora spezzina avesse le chiavi di una casa popolare.
Il Segretario Regionale del SUNIA Franco Bravo rende nota questa vicenda e racconta: "Alla presenza dei Geometri dell’Arte sono state verificate le condizioni in cui l’alloggio è stato consegnato. E’ stato segnalato solo lo stato di degrado della ringhiera del terrazzino e successivamente il mancato funzionamento del citofono apriportone. Arte ha assicurato che provvederà nel più breve tempo possibile.
Tutti soddisfatti, soprattutto la signora che però, purtroppo, non potrà godere di questo alloggio con il marito, deceduto nel corso di questi tredici anni. E non saranno neppure contenti coloro che avendo avuto un punteggio inferiore a 159 punti non potranno più sperare nell’assegnazione in base alla graduatoria del 2011.
Anche le 2418 famiglie che hanno partecipato al nuovo bando del 2023 di cui il SUNIA sollecita la pubblicazione non possono dormire sonni tranquilli".
Spiega Franco Bravo: "Se mediamente Arte ha assegnato negli ultimi 10 anni 50 alloggi all’anno ci vorranno 40 anni perché tutti abbiano una casa popolare. E la situazione di mese in mese peggiora.
Mancano le case popolari, vengono azzerati i fondi destinati ad aiutare le famiglie a pagare l’affitto, viene azzerato anche il fondo destinato ad aiutare coloro che hanno lo sfratto per una morosità incolpevole, aumenta la povertà, aumentano le occupazioni abusive ,non si trovano case in affitto, gli affitti sono aumentati, aumentano le famiglie che si rivolgono alla Caritas ed altri enti di solidarietà, aumentano i senzatetto".
A Spezia ci sono oltre 300 alloggi popolari sfitti, a Genova 2000, a Savona circa 460 perché non viene finanziata la loro sistemazione?Perchè si è fatta scappare l’opportunità data dal Pnrr e dal Pinqua? Come si può non essere preoccupati? Che fare allora? Si domanda il segretario Regionale del SUNIA.
"La risposta che ci siamo dati è portare il problema casa all’attenzione del Parlamento raccogliendo decine di migliaia di firme in tutto il paese non solo di coloro che sono direttamente interessati ma anche di chi ritiene siano giuste le nostre richieste. Abbiamo iniziato anche alla Spezia la raccolta di firme, alcune centinaia di persone hanno già firmato e per il mese di febbraio pensiamo di intensificare la raccolta. Ci appelliamo allo spirito solidale della popolazione".
"Chi vuole darci una mano accolga questo appello venga al SUNIA in Via Bologna 82 dalle 8.30 alle 12 a firmare la petizione", conclude Franco Bravo.