Sono passati oltre dieci anni dall'approvazione del Piano della nautica ma molti nodi rimangono ancora aperti. Per rappresentare le istanze del mondo imprenditoriale Confartigianato Nautica ha organizzato una tavola rotonda nella sede di Sarzana invitando gli enti coinvolti.
Presenti all'incontro il Sindaco di Ameglia e Presidente della Provincia, Andrea De Ranieri, l'Assessore alle Attività Produttive di Ameglia, Gregorio Ravani, il consigliere con delega al Demanio, Alessio Frati, l'Assessore all'Urbanistica del Comune di Sarzana, Barbara Campi, il Presidente di Confartigianato Nautica, Roberto Zampollini, il responsabile categorie Confartigianato, Nicola Carozza e una nutrita rappresentanza di imprese del settore.
"È necessario rivedere il Piano del parco per dare una risposta concreta e trasparente agli operatori onesti che lavorano sul Magra - è la tesi sostenuta del presidente della Provincia e sindaco di Ameglia Andrea De Ranieri – noi ad oggi abbiamo ancora un piano di parco che prevede il Masterplan della Marinella Spa che è morto e sepolto. Su queste previsioni faraoniche nulla ha a che vedere l'ambiente e la tutela del territorio come ho contestato personalmente".
In effetti il comparto delle imprese della nautica è molto cambiato, la crisi del settore prima e gli eventi alluvionali poi, hanno mutato notevolmente lo scenario, senza contare il fallimento del Masterplan del progetto Marinella. Oggi ci sono meno imprese che operano nel Magra, meno posti barca ma più imprese d'eccellenze.
"Confartigianato rivendica una maggiore attenzione alle imprese del settore - ha spiegato il Presidente, Roberto Zampollini - chiediamo una rappresentanza delle imprese al tavolo dell'Ente Parco come già avviene per le Associazioni ambientaliste".
"Ringrazio Confartigianato per questa occasione di incontro - ha detto l'assessore di Sarzana Campi – dobbiamo capire bene quali siano le esigenze di chi lavora sul fiume per rappresentarle venerdì mattina al Parco, siamo decisi a muoverci insieme per venire incontro a esigenze rimaste inascoltate da tempo".
"Confartigianato ha sempre condiviso – prosegue Nicola Carozza – i principi ispiratori del piano della nautica: la tutela ambientale, la valorizzazione turistica, lo sviluppo della fruizione del Parco, la riorganizzazione della nautica ma ora servono risposte e certezze per le imprese ad un anno dalla scadenza delle concessioni del demanio idrico. Va poi chiarito che fine faranno le imprese che si trovano sopra la linea di navigabilità e che dovrebbero ricollocarsi. Dove potrebbero ricollocarsi e chi ne sosterrà i costi?".