Il prossimo 18 giugno (il 16 cade di sabato) scade il termine per versare l’acconto Imu e Tasi per i possessori o per chi utilizza un immobile. L’Area Fiscale Confartigianato tranquillizza che per il calcolo dell’importo da versare, non essendoci state variazioni nella normativa, quest’anno non vi sono particolari difficoltà e inoltre ricordiamo che non è possibile per i Comuni aumentare le aliquote.
Anche per quest’anno resta confermata la stessa disciplina Imu introdotta nel 2016 ed estesa al 2017, tra cui vi è anche il “nuovo” regime di tassazione dei terreni agricoli (esonero per CD e IAP), la riduzione del 50% per i comodati tra i parenti di primo grado, l’esclusione dalla determinazione della rendita catastale per gli “imbullonati”, la riduzione del 25% per gli immobili locati a canone concordato, e l’esonero per gli immobili di cooperative indivise destinate a studenti universitari e soci assegnatari. Queste misure sono applicabili anche alla Tasi, tranne che per i terreni agricoli che rimangono fuori dal tributo. Per il calcolo degli importi si parte dalla stessa base imponibile (rendita catastale per i fabbricati, rivalutata del 5%) alla quale si applicheranno i coefficienti distinti per categoria catastale. Al valore ottenuto si applicheranno le aliquote Imu e Tasi. Come sempre l’acconto sarà pari al 50% dell’importo complessivo, e a dicembre prossimo occorrerà effettuare il saldo considerando le aliquote del 2018.
Per ulteriori approfondimenti è possibile rivolgersi all’Area Fiscale Confartigianato, tel. 0187.286630-11.