Una sala "Marino Banci" in Confartigianato gremita di ingegneri e imprenditori attenti e incuriositi. Al convegno sono intervenuti Paolo Figoli, Presidente di Confartigianato La Spezia, Paolo Caruana, Presidente Ordine degli Ingegneri della Spezia, Rodolfo Zunino, Docente di Ingegneria elettronica all'Università di Genova, Giacomo Lugani, Ingegnere progettista robotico, Alessandro Pollio, Assessore allo Sviluppo Economico del Comune della Spezia moderati dalla giornalista Anna Pucci.
Forse in futuro, invece di andare a comprare un oggetto, per poi ritirarlo, si comprerà un codice numerico per la stampa 3D, si andrà in un centro di stampa più vicino e sarà possibile stamparlo in tre dimensioni. Non importa quale sia il luogo geografico di origine dell'oggetto, vicino o lontano. Si potrà stampare di tutto. Dalle ossa alle protesi acustiche o dentarie, dallo scafo di un'imbarcazione ad una turbina, da una membrana per uso medicale, ad un tessuto. Forse è l'inizio della "terza" rivoluzione industriale. Il presidente Paolo Figoli nell'introduzione ha ricordato Pier Giorgio Giannessi, vicepresidente di Confartigianato, prematuramente scomparso e la sua passione per prototipi e innovazione, spiegando che Confartigianato vuole anche oggi avere un ruolo di avanguardia nel settore 3D, e catalizzare le migliori energie imprenditoriali, l'Università, i centri di ricerca del territorio e i professionisti della città. Il presidente dell'Ordine degli ingegneri Paolo Caruana si è detto disponibile ed interessato ad avviare una formazione sulla progettazione tridimensionale per i professionisti per rispondere alle nuove esigenze del mercato. Le magistrali relazioni del prof. Rodolfo Zunino, docente di Ingegneria elettronica all'Università di Genova e dell'ing. Giacomo Lugani, progettista robotico sono poi entrate nel vivo della "fabbricazione additiva", termine con cui è maggiormente conosciuta la stampa 3D, cioè quel processo che consente la produzione di un oggetto solido tridimensionale partendo da un modello digitale. La relazione ha presentato le tipologie di macchinari e le sue applicazioni: dai prototipi agli oggetti riprodotti in scala, per la nautica, la meccanica, l'edilizia, l'alimentare, sino all'odontotecnica e alle protesi mediche, ecc. Il prof. Rodolfo Zunino - coautore di oltre 230 articoli pubblicati su riviste e co-inventore di due brevetti – ha sottolineato che l'innovazione in Italia non la fa l'industria ma la pmi. L'Italia ha accumulato in questi anni ritardi nella ricerca e nello sviluppo tecnologico, complici spesso le paure e le impostazioni ideologiche ma oggi possiamo recuperare se sapremmo implementare le nostre conoscenze ed essere pronti quando si svilupperanno ancora di più le stampanti 3D. L'Assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Pollio complimentandosi con l'iniziativa ha infine parlato del ruolo delle start up e delle possibili applicazioni nel tessuto economico della città soprattutto in campo navale e meccanico. La stampa 3D elimina le economie di scala. Stampare un esemplare o migliaia non comporta sostanziali differenze di prezzo. Questa tecnologia ha il potenziale di cambiare, anzi di sconvolgere, le regole del gioco della produzione.