"Dopo i beni culturali, il turismo: Mediterraneo e Marittima - affermano Pagano e Ratti - vogliono dare un contributo di idee e proposte sul futuro di Lerici". L'incontro servirà a conoscere gli orientamenti prevalenti in alcune delle principali regioni italiane, Liguria compresa, perché stimolino la riflessione su come affrontare le criticità lericine. Lerici ha infatti una performance più bassa rispetto alle altre località turistiche della provincia: un tasso più basso di occupazione media delle strutture, sia alberghiere che extraalberghiere; minori arrivi e presenze, soprattutto di turisti stranieri; una maggiore stagionalità, cioè una maggiore concentrazione nel periodo estivo. "Il magnete del turismo della nostra provincia sono le Cinque Terre, ma Lerici ne beneficia troppo poco, anche rispetto al capoluogo -continuano Pagano e Ratti- bisogna chiedersi il perché e rimediare. Ma Lerici deve non solo beneficiare di più del boom delle Cinque Terre, deve anche brillare di più di luce propria, ha tutte le potenzialità per farlo". I punti su cui riflettere sono molti, secondo le due associazioni: "un salto di qualità nella mobilità verso il Golfo e le Cinque Terre, dal trasporto via mare al collegamento con la Stazione ferroviaria spezzina; misure per rendere Lerici più accessibile; una migliore qualità urbana; il miglioramento dei servizi offerti ai turisti e il sostegno agli operatori che si impegnano in questa direzione; l'ancoraggio ai valori ambientali, culturali e storici che rafforzano l'identità di Lerici e creano le condizioni di una proposta 'tipica' e 'unica al mondo': fruizione più aperta della costa e promozione delle 'perle' della costa stessa; enogastronomia; valorizzazione delle colline, dei sentieri e dei borghi storici; minore frammentazione dell'offerta culturale e sua maggiore qualità, con la creazione di un evento annuale di valore e richiamo nazionali". L'obbiettivo generale è "un turismo compatibile con l'ambiente che punti sulle compatibilità del territorio". Servono, concludono Pagano e Ratti, "un percorso partecipato che porti a una visione strategica del futuro turistico di Lerici, da costruire passo a passo" e l'individuazione di "un unico strumento che coordini le competenze in materia": "vogliamo dare una scossa, Lerici ha tutte le condizioni per uscire dal declino, ma senza un netto cambiamento delle politiche per il turismo ciò non sarà possibile".