L'obiettivo è quello di ridurre l'uso del contante e rafforzare l'utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili. "La lotta all'evasione fiscale parrebbe passare, quindi, anche attraverso il dispendioso apparecchio Pos i cui costi di installazione, locazione e gestione gravano esclusivamente sulle imprese – dice il direttore provinciale della Cna Angelo Matellini -. Per evitare interpretazioni della norma fuorvianti, che potrebbero lasciar pensare all'introduzione di un obbligo di installazione del Pps, la Divisione Economica e Sociale della Cna si è espressa chiarendo che la mancata previsione di una sanzione per quanti non si muniscano di Pos e non siano, quindi, in grado di garantire alla clientela la possibilità di effettuare il pagamento tramite carta di debito, esclude l'esistenza dell'obbligo". "L'art. 15 del D.L. 179/2012, infatti, prevede solo che gli operatori siano tenuti ad "accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito. Ciò premesso, a nostro avviso, l'individuazione delle forme di pagamento continua ad essere rimessa alla volontà delle parti: impresa e cliente privato. Si ritiene, pertanto, opportuno consigliare alle imprese di concordare preventivamente, laddove possibile, la forma di pagamento, al fine di non provocare un irrigidimento dei rapporti con i clienti: questo è, infatti, il vero rischio che può generarsi dall'entrata in vigore della nuova disposizione" conclude il direttore della Cna.