«Il nostro leitmotiv – spiega Giuseppe Menchelli, direttore di Confartigianato – è sempre lo stesso, il turismo alla Spezia e in Liguria è la prima industria per posti di lavoro, produttività, valore aggiunto. Quando parliamo di turismo consideriamo il complesso delle imprese che vivono in tutto o in parte grazie a viaggi e soggiorni compiuti sul nostro territorio a scopo ricreativo o di istruzione: hotel, affittacamere, B&B, ostelli, trasporti marittimi, taxi, bus, ncc, guide turistiche, imprese balneari, ristoranti, agriturismi, bar, diving, darsene, ecc.; un vero e proprio esercito di piccole imprese, migliaia di dipendenti, un mare e un territorio che rappresentano un patrimonio di certezze per il nostro futuro che tutto il mondo ci invidia.
Anche i dati di settembre sono molto incoraggianti e in Riviera molte strutture sono sold out. Questa estate gli stranieri hanno invaso le nostre spiagge e i nostri borghi, hanno apprezzato la trasparenza del nostro mare, le scogliere, la macchia mediterranea, i sapori della nostra terra fornendo una boccata d'ossigeno alle imprese. Ancora a Pasqua, infatti, si registrava una flessione degli incassi. L'orgoglio della nostra gente, piegata dal fango dell'alluvione di poco più di un anno fa è stato premiato ed i turisti hanno toccato con mano la laboriosità dei liguri.
Di particolare interesse sono poi i dati forniti dall'Osservatorio Acquisti di CartaSi, relativi a giugno e luglio 2013 che evidenziano una crescita delle spese effettuate sul nostro territorio con le proprie carte di credito pari al 4,2%. Grandi acquisti da parte dei russi (19,2%) ma la piccola pattuglia di turisti cinesi con solo l' 1,1% delle spesa complessiva fa registrare un incremento del 34,7%! Bene anche gli americani (3,1%) e i francesi (2,1%) mentre sono in calo gli acquisti di tedeschi (-3,2%) brasiliani (-8%) e giapponesi (-11%). La novità principale di questa estate sono i russi. L'aspetto più interessante del turismo russo è la generosità testimoniata da un'elevata spesa pro capite pari a 200 euro al giorno, shopping escluso.
All'incontro con la stampa erano presenti il direttore di Confartigianato, Giuseppe Menchelli, con i funzionari dell'Associazione Antonella Simone e Nicola Carozza, Franco Moretti per la Navigazione 5 Terre Golfo dei Poeti, Dario Tognelli, dell' Hotel S. Andrea di Sarzana, Antonella Mariotti, per le Guide turistiche di Arte e Natura, Claudia Alpinoli per i bus turistici, Emanuele Bianchi per Agenzie di viaggio e Ncc, Gianmarco Salvia, per Ostelli e Centri educazione ambientali, Marina Mangano, della Cooperativa 5 Terre, Rolla Dini, per gli Stabilimenti balneari, Valentino Pizzi, del centro di prenotazione e servizi turistici "Booking Connect", Paolo Piscopo e Roberto Cozzani per il Consorzio Welcome to La Spezia, Giuliano Bizzari, in rappresentanza dei taxisti.
Nel corso dell'incontro sono stati posti all'attenzione i problemi da affrontare in vista della prossima stagione turistica.
UN UNICO INTERLOCUTORE
Gli operatori lamentano di trovarsi di fronte a troppi attori, interlocutori che hanno acquisito competenze ma sono poco organizzati per esercitarle, ad altri che hanno perso competenze e finanziamenti e vivono in uno strano limbo. Un labirinto di competenze e un'eccessiva burocraticità delle normative e negli adempimenti (basti pensare alla comunicazione delle presenze alberghiere alle Questure, all'Istat e alla contabilizzazione della tassa di soggiorno). Questa molteplicità di interlocutori frammenta le attività, le depotenzia, riduce il tempo da dedicare con profitto alla propria attività. Confartigianato ritiene che sia necessario individuare un interlocutore unico, l'Assessore Berlangieri deve definire una volta per tutte chi sia l'Autorità per il turismo e delineare un organigramma preciso di deleghe e competenze partendo dal ruolo dell'STL e della Camera di Commercio. Nonostante gli sforzi degli operatori si fa sentire in maniera negativa la mancanza di una cabina di regia a livello provinciale in grado di organizzare, coordinare e promuovere l'offerta locale.
PROGETTUALITA'
Gli operatori lamentano un deficit di progettualità. Se da un lato cresce il numero dei turisti potenziali, dei ceti medi dei paesi emergenti che vogliono visitare l'Italia e le coste liguri, dall'altra cresce il numero delle località italiane, e non, che se li contendono. Ad una attenta analisi infatti possiamo affermare che non esiste il turismo, esistono i turismi: turismo balneare, gastronomico, esperienziale, ludico, d'affari, religioso, sportivo, ecc. In base alla tipologia, possiamo distinguere un turismo di massa, un turismo borghese, un turismo di élite. Il nostro territorio deve pertanto valutare e progettare il suo turismo guardando ad un orizzonte temporale di medio periodo di 10/15 anni. É necessario orientare le politiche del turismo, elaborando una corretta strategia, fare investimenti, decidere i piani formativi per il personale impegnato nelle attività e personalizzare l'accoglienza, risolvere il problema della difficoltà di sosta degli autobus vicino alle zone di imbarco e sbarco, dare il via alla realizzazione del parcheggio della "Pinetina" che gli operatori continuano a ritenere la vera risposta al problema di dare risposte al turismo e al commercio.
PUNTI INFORMATIVI
L'incertezza sulle deleghe e le competenze sul turismo, la crisi e la contrazione per il contenimento dei costi sta portando alla riduzione e alla chiusura dei punti informativi turistici. Gli operatori sottolineano l'importanza di una corretta informazione su orari, biglietti, trasporti, spiagge, strutture turistiche e ricettive, ecc. aperte e fruibili. Punti informativi chiusi, locali vuoti o abbandonati, cartelli sbagliati, uffici aperti con orari ridotti, nessun materiale pubblicitario o informativo: sono solo alcuni esempi dei problemi segnalati anche quest'estate dai turisti che hanno visitato la nostra provincia. Se vogliamo investire nel turismo la politica deve crederci e fare gli investimenti conseguenti, partecipare alle fiere di settore coinvolgendo gli operatori, stampando materiale informativo in più lingue e cartine, tenendo aperti punti informativi con personale qualificato.
PARCO 5 TERRE
Molte criticità emergono anche sul Parco Nazionale delle 5 Terre e sui comuni rivieraschi. Nonostante l'impegno del Presidente Vittorio Alessandro e del direttore Patrizio Scarpellini, gli operatori chiedono un cambiamento di passo. Il parco mette in luce il paradosso tutto italiano della complessità e assurdità di molte norme: impossibile rispettarle tutte senza rischiare di rimanere paralizzati nell'immobilismo. La via dell'amore chiusa, alcuni sentieri non in sicurezza, una informazione non sempre corretta che talvolta ingigantisce i problemi, servizi igienici insufficienti, ascensori chiusi, un territorio fragile con ancora molti punti franosi, pochi treni, spesso sporchi e affollatissimi. E' necessario prendere coscienza di tutti questi problemi e mettersi al lavoro concretamente.
PULIZIA E SICUREZZA
Gli Stati generali del turismo indetti da Confartigianato hanno unanimemente denunciato il degrado nella pulizia e nella sicurezza della città della Spezia e di altri comuni della Provincia. Il centro storico spezzino è senza dubbio il più sporco con una raccolta differenziata inefficiente e accumulo di sacchetti e sporcizia ovunque. E' l'ora di dire basta, di trovare soluzioni efficaci ed implementare la raccolta per contenere il degrado e dare una parvenza di normalità al centro storico.
MANUTENZIONE E TUTELA
Ad oltre un anno dagli eventi alluvionali che hanno colpito la nostra provincia grazie agli sforzi degli operatori e di alcuni amministratori locali, i borghi danneggiati nelle 5 Terre, in Val di Vara e Val di Magra sono tornati più belli che mai ed hanno nuovamente accolto i turisti. Nonostante ciò gli imprenditori di Confartigianato segnalano ancora molteplici criticità e fragilità del territorio: dalla via dell'amore ancora chiusa, alle limitazioni della spiaggia di Punta Corvo, dal pontile di Tellaro ancora da completare, alle tante frane ancora da mettere in sicurezza, all'erosione delle coste di Fiumaretta e Marinella. Per non parlare del problema dell'insabbiamento: dalle darsene sul fiume Magra al porticciolo di Levanto. Per questo motivo Confartigianato chiede uno sforzo alla Regione Liguria per mettere in sicurezza il territorio che va preservato e protetto; servono anche incentivi per mantenere i giovani sul territorio e favorire un'agricoltura di qualità che renda sostenibile economicamente la tutela e le coltivazioni in questi terreni impervi e faticosi.