In occasione delle elezioni regionali 2024 Confindustria La Spezia presenta il documento: “Verso una visione condivisa di sviluppo del territorio”.
Un documento che, nascendo da un intenso lavoro di riflessione, tratta una serie di importanti argomenti nell’intento di offrire e portare all’attenzione dei candidati alle prossime elezioni regionali uno strumento utile nel comprendere quelle che sono le enormi prospettive del territorio provinciale e orientare le proprie scelte politiche.
In esso viene delineata una prospettiva chiara su quelle che sono le possibilità future per il territorio, in una complessiva visione che non si limita a valutare le proposte delle rappresentanze politiche ma che ne propone e porta avanti una autonoma, non unicamente correlata al fattore economico ma bensì anche a quello socio culturale.
Vengono presentati argomenti che, pur avendo al centro le imprese,non tralasciano la rilevanza riservata alla parte sociale e culturale, ritenuta di indispensabile importanza, come sottolineato dal Presidente di Confindustria La Spezia Mario Gerini, che afferma: “Riteniamo che soltanto portando avanti l’aspetto imprenditoriale insieme a quello socio culturale ci possa essere veramente uno sviluppo delle potenzialità del territorio.”
Prima di arrivare ad una proposta definitiva sono state poste delle domande centrali nella stesura del documento.
Perché un’ impresa dovrebbe insediarsi qua?
Perché un’impresa già presente sul territorio dovrebbe decidere di rimanevi?
Perché un contribuente, una famiglia dovrebbero decidere di risiedere e contribuire qui?
Perché un turista dovrebbe scegliere di venire qui?
Perché un talento o uno studente dovrebbero decidere di stare qui?
La Visione del Futuro è il fulcro attorno a cui ruota la struttura del documento, che vuole rappresentare un punto di partenza e al contempo di potenziale arrivo.
L’enorme calo demografico ha messo in luce la necessità di rendere il nostro territorio maggiormente attrattivo, dando un particolare impulso alla competitività territoriale e offrendo una migliore qualità di vita, oltre che un contesto favorevole ad attrarre nuove figure professionali italiane e non, evitando così la fuga di cervelli.
Quella che viene evidenziata è una responsabilità per le generazioni future, La Spezia nei prossimi 10 anni andrà infatti a consolidare il suo primato in diversi ambiti economici e questo comporterà la necessità di attrarre nuovi residenti, in tal senso risulta evidente la necessità di fare un salto di qualità anche dal punto di vista sociale e culturale, cambiamento che si potrà fare solo con una visione condivisa da parte di tutti gli attori coinvolti.
“Non ci sono richieste puntuali ma una richiesta strategica nella gestione del futuro.
Il territorio nei prossimi anni avrà dei margini di crescita economica elevatissimi e queste opportunità potranno essere colte solo se ci sarà una visione condivisa negli obiettivi del territorio. - interviene il Direttore Geom. Paolo Faconti- noi come Confindustria non vogliamo sostituirci a nessuno, il nostro ruolo è intermedio ed è quello, portando avanti le istanze della classe imprenditoriale, di sollecitare il decisore pubblico a tracciare linee di sviluppo del futuro.
Non ci siamo limitati ad evidenziare le grandi potenzialità del territorio ma abbiamo creato una proposta che nasce da una visione dove la competizione non è più tra aziende ma tra territori.”
Le prospettive di sviluppo emerse dall’Assemblea pubblica dell’Ottobre 2023 evidenziarono attraverso lo studio di posizionamento e orientamento strategico provinciale la possibilità di incremento del PIL provinciale, di un valore oscillante tra i 5 e i 6 miliardi di euro da qui al 2030.
Tutto questo può essere raggiunto soltanto attraendo sul territorio risorse umane, indispensabili per tutti gli aspetti di produttività evidenziati nel documento.
Dal notevolissimo margine di crescita del nostro territorio, consegue la necessità che quest’ultimo si attrezzi in modo che tali possibilità si attuino.
Viene dunque proposto un modello di sviluppo che aumenti il benessere della città.
“Abbiamo l’opportunità di sederci al tavolo con Genova e di vedere un’interlocuzione maggiore, proprio per le grandi possibilità di crescita del territorio.
Per fare sì che ciò avvenga, viene proposto un nuovo modello di sviluppo che prevede la creazione una cabina di regia, uno schema relazionale del territorio composto da tutte le amministrazioni comunali e dagli altri enti, sotto la regia della regione Liguria, aafferma il Direttore Paolo Faconti.
Viene ipotizzato, per entrare nello specifico, di chiedere la predisposizione di una cabina di regia e individuare delle unità di missione per ogni area tematica, che con tempi definiti, sviluppi ciascun argomento, questo sempre sotto il governo della struttura operativa della regione Liguria.
“Passo ulteriore sarà chiedere ai candidati, nell’ipotesi condividano questo schema, di inserire la proposta nel programma di mandato che il presidente eletto dovrà presentare nel consiglio regionale” conclude Faconti.
Quella che interessa il nostro territorio è un’area estremamente vasta che include, oltre al centrale comune della Spezia, i territori della Val di Vara, Val di Magra, Lunigiana e Cinque Terre, da trattare, per quanto distanti in un’ottica di insieme.
Tutto questo si conforma ad una logica fondante della politica industriale che il Presidente Gerini sta portando avanti, ovvero considerare la provincia della Spezia una realtà metropolitana, composta da 32 municipi.
Questo perché la progettazione non può più essere vista dal singolo comune ma da una logica di insieme e pianificazione condivisa.