Il taglio del nastro accompagnato dall’immancabile degustazione, Liguria da Bere torna alla Spezia arricchita da un calendario di eventi ricco che prevede anche talk, laboratori e incontri tematici. Corso Cavour si è riempita di gazebo nei quali ì produttori hanno esposto i loro vini e i prodotti delle aziende agricole, tra questi anche olio e liquori. Liguria da Bere è l’occasione perfetta per gli appassionati di vino, alla degustazione si accompagnano le spiegazioni appassionate dei viticoltori che con orgoglio raccontano le origini della propria produzione, le caratteristiche di gusto e profumo dei vini bianchi e rossi.
La Liguria nonostante le piccole dimensioni vanta una ricchissima varietà di vini di altissima qualità i quali rispecchiano nel loro sapore le caratteristiche ambientali dei luoghi dove cresce la vite. La città della Spezia diventa un crocevia di cultura enogastronomica e un punto di partenza per immergersi nella conoscenza delle colline dell’entroterra e per esplorare i gusti delle vigne a picco sul mare.
Liguria da Bere non racconta soltanto il vino, si afferma come un trampolino di lancio anche per prodotti di gastronomia, tra gli stand presenti si trova anche lo stand della cooperativa Mitilicoltori Spezzini che hanno scelto di presenziare con un banco dedicato alle ostriche, un prodotto di alto livello allevato in zona, ma ancora non comune sulle tavole degli italiani; il confronto viene fatto con i vicini francesi i quali vedono le ostriche come un alimento principe piuttosto diffuso.
Perfette in abbinamento con le bollicine le ostriche spezzine vogliono ritagliarsi una posizione importante nel mercato alimentare. Anche la focaccia di Recco è presente a Liguria da Bere, un prodotto molto amato che ha ricevuto riconoscimenti a livello mondiale e che rappresenta uno dei piatti tipici della tradizione ligure. La Spezia è però storicamente legata anche alla Lunigiana, l’azienda agricola Lunigiana Tartufo ha portato in città i testaroli al tartufo e ai funghi porcini.
Salsiccia di Pignone brasata di vino rosso, trippa alla ligure e pollo alla cacciatora con olive taggiasche o ravioli al ragù, lasagne al pesto e muscoli ripieni: ai vini liguri si possono abbinare tantissimi piatti della tradizione un’esplosione di gusti per tutti i palati. Alla velocità della cucina mainstream si preferiscono i sapori originali della tradizione, come testimonia la presenza di SlowFood.
A tagliare il nastro dell’esposizione è stata la senatrice Stefania Pucciarelli, sul palco sono intervenuti il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, il direttore dell’azienda speciale Camera di Commercio Ilario Agata, Davide Mazzola vice presidente vicario Camera di Commercio. Liguria da Bere resterà aperta dalle 18 alle 24, per fare le degustazioni è possibile recarsi allo stand di piazza Beverini e acquistare i ticket.