Sono 5.550 le aziende spezzine del comparto costruzioni e rappresentano il 26,8 per cento del totale delle imprese della provincia (20.687): per il 53,4 per cento sono costituite da ditte individuali. E' uno dei dati che fotografano il settore delle costruzioni, del quale fa parte il comparto dell'edilizia argomento del quale si è parlato ieri alla Spezia nel convegno organizzato dalla Cgil dal titolo "Ecobonus e prospettive di crescita del settore edile sul territorio".
"Le imprese in Liguria sono piccole o piccolissime e questo è un problema che investe lo sviluppo economico e la qualità del lavoro" commenta Maurizio Calà Segretario Generale Cgil Liguria intervenuto ai lavori della giornata.
"La Spezia, così come il resto della Liguria, ha una occasione imperdibile di sviluppo che è rappresentata dal fiume di risorse che i diversi livelli di intervento, a partire dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, rappresentano per il territorio; l'efficienza energetica, la riqualificazione del patrimonio pubblico, la costruzione di nuove strutture sanitarie a partire dall'ospedale del Felettino, l'edilizia popolare o le bonifiche dei siti orfani come l'unico autorizzato in Liguria che è quello di Santo Stefano Magra, e ancora l'elettrificazione delle banchine ecc. Sono tantissimi gli ambiti di intervento, certo bisogna avere idee, impegnare personale e costruire progetti, e su questo, soprattutto la Regione non può più perdere tempo".
"Alla luce dei vari provvedimenti del Governo il settore costruzioni rischia un netto peggioramento dell'occupazione e della qualità del lavoro con gravi impatti sull'ambiente e sulla possibilità di rigenerare quartieri e periferie senza raggiungere così gli obiettivi ONU e UE per città sostenibili." Così ieri Alessandro Genovesi, Segretario generale nazionale della Fillea Cgil "Dal decreto 11/2023 che blocca la cessione dei crediti per i bonus edili colpendo i redditi più bassi, chi vive, cioè, nelle case più vecchie ed energivore e nelle periferie, alle nuove norme del Codice degli Appalti che riducono gli obblighi di applicazione dei CCNL edili e introducono la liberalizzazione dei subappalti a cascata, le politiche del governo finiscono per tagliare drasticamente il lavoro nell'edilizia privata, con un peggioramento della sicurezza per i lavoratori negli appalti pubblici, meno qualità e meno sostenibilità.
Per queste ragioni, a partire dai prossimi giorni, saranno organizzate varie iniziative, volantinaggi, assemblee e azioni simboliche che culmineranno il 1° Aprile in una giornata nazionale di lotta articolata in 5 manifestazioni territoriali."
Luca Comiti, Segretario generale della Cgil spezzina, ha delineato uno sguardo sul futuro del settore edile spezzino "Sono diverse le opere infrastrutturali da fare e completare nel nostro territorio, opere che, oltre che rafforzare ed ottimizzare la rete logistica della nostra provincia, rappresentano una grande occasione di crescita economica e di occupazione: completamento della Variante Aurelia; interconnessione di Via XXV aprile, nella Piana di Arcola, con l'Aurelia; completamento funzionale e adeguamento normativo dello svincolo di Fornola; bypass Romito; il ponte Santo Stefano-Ceparana; il raddoppio della Statale della Cisa tra Santo Stefano e Sarzana; bretella Muggiano-Ressora, che bypassa il centro abitato di San Terenzo; nuova infrastrutturazione al piano urbanistico artigianale di Tavolara; galleria di completamento tra Golfo e Val di Vara, con uscita a Piano di Valeriano; riqualificazione dei 300 alloggi popolari sfitti sul territorio. E, naturalmente, la costruzione del nuovo Ospedale del Felettino, la bonifica dell'Area Enel e la realizzazione del nuovo waterfront cittadino. "