Tema accesso quello sulle concessioni demaniali marittime di cui si è discusso anche questa mattina nella sala Michelangelo di Carrarafiere all’interno della rassegna Tirreno Ct Balnearia.
Si sono riunite le sigle sindacali Fiba Confesercenti e Sib l’associazione dei balneari di Confcommercio, che seguono una linea diametralmente opposta a quella dei sindacati balneari che venerdì mattina hanno portato scompiglio in sala.
Più moderato, ma sempre appassionato, il convegno di questa mattina, che è stato coordinato da Alex Giuzio caporedattore di Mondo Balneare. Presente l’assessore al commercio del comune di Carrara Daniele Del Nero, che ha portato i saluti istituzionali.
«Sono qui oggi – ha detto l’assessore Del Nero – per ascoltare il grido di allarme della categoria. Come comune non possiamo dare risposte ma possiamo ascoltare ed essere portavoce ai livelli istituzionali superiori».
«E’ una questione che va avanti da 12 anni – ha esordito Antonio Capacchione, presidente nazionale del Sib – che la politica non riesce a risolvere. Abbiamo avuto solo delle proroghe travolte dalla Corte di Giustizia Europea e dal Consiglio di Stato. E’ necessaria una legge che impedisca i sequestri e i bandi che i comuni potrebbero già emanare. La politica deve dare soluzioni efficaci e non slogan vuoti e inconcludenti che illudono i balneari e dividono la categoria. Il 10 marzo saremo a Roma per far capire al governo che siamo tanti e che chiediamo di essere ascoltati».
«Dobbiamo avere una visione della gestione delle spiagge più vicina alle imprese – ha detto Maurizio Rustignoli, presidente delle imprese balneari di Fiba Confesercenti –. La spiaggia deve essere vista come un bene produttivo: più lavoro equivale a maggiore benessere anche per le tante maestranze coinvolte a livello professionale. Il taglio della norma è da modificare secondo il nostro avviso, non è la soluzione corretta. Dobbiamo puntare a una riforma strutturale del demanio che abbia più equilibrio su tematiche anche vecchie. Dobbiamo intervenire sulla mappatura delle coste e a valutare l'interesse transfrontaliero. La categoria non può andare avanti con slogan, ma uscire meno peggio di come è entrata. L'augurio è che si possa ritrovare un comune punto di equilibrio tra pubblico e privato ricordando quanto gli imprenditori hanno fatto per i territori di mare, creando occupazione, indotto economico, traino turistico e soprattutto gestione sostenibile delle coste».
Interessante l’intervento di Sandra Scarpellini, sindaco di Castagneto Carducci e responsabile demanio Anci Toscana che ha spiegato quanto sia stata preziosa la valorizzazione territoriale fatta dagli imprenditori balneari del suo comune.
«Castagneto Carducci – ha detto Sandra Scarpellini – ha un litorale di circa 14 chilometri e solo in meno di 5 chilometri insistono le concessioni balneari. E’ un luogo dove l’interesse pubblico è garantito perché c’è abbondanza di spiagge libere. Per un comune fare le gare significa determinare il futuro di quel territorio».
Presenti in sala anche alcuni esponenti del mondo della politica, tra cui Umberto Buratti e Riccardo Zucconi.