Con l’intensificarsi della stagione delle raccolte, e in particolare con la vendemmia 2020 ormai alle porte, sono necessari, anche per le imprese liguri, strumenti agili come i voucher agricoli, che agevolino l’inserimento di manodopera in azienda, per evitare ulteriori perdite in un settore che ha già sofferto gli effetti negativi dell’emergenza Coronavirus.
“Alle nostre imprese serve una riduzione della burocrazia e una radicale semplificazione del voucher agricolo – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – strumento che può rispondere, da un lato al criterio di tempestiva disponibilità all’impiego che si rende necessaria in particolari momenti dell’anno, come appunto la vendemmia, e dall’altro può generare opportunità per giovani studenti, pensionati e disoccupati, in un momento particolarmente difficile per l’intera società. Molti lavoratori in ammortizzatore sociale potrebbero in questo modo trovare un’occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività legate alla terra".
"Inoltre - proseguono - per le imprese che si avvalgono di manodopera straniera, come Coldiretti, abbiamo richiesto l’attivazione di protocolli di quarantena attiva, per concedere lo svolgimento dell’attività agricola nei primi quattordici giorni dall’arrivo dei lavoratori stranieri, ovviamente nel rispetto rigoroso delle disposizioni sanitarie necessarie, sia nelle soluzioni di accoglienza sia durante le mansioni lavorative, e la proroga al 31 dicembre 2020 di tutti i permessi di soggiorno ai lavoratori stagionali extracomunitari già presenti in Italia".
"Il momento della raccolta per le nostre imprese, è uno dei più delicati e rappresenta il frutto di investimenti economicamente rilevanti che per nessun motivo possono andare perduti”, concludono Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa.