C'è da domandarsi se il Ministro è a conoscenza che alla Spezia vi sono circa 2000 famiglie che attendono una casa ad un affitto sopportabile,se è a conoscenza che in Italia queste famiglie ammontano a 650.000;che alla Spezia ogni anno vi sono circa 200 sfratti per morosità e che in Italia questi ammontano ad alcune decine di migliaia. Direi proprio di no.
E' assente dalla relazione ogni possibile richiamo ai nodi che vanno risolti per soddisfare un tale fabbisogno: fondo sociale di sostegno all'affitto, agevolazioni fiscali e sull'IMU per i contratti concordati,housing sociale che privilegi la locazione a canoni che non vadano oltre i 250-300 euro/mese, rilancio dell'edilizia a canone sociale ove l'affitto sia in relazione al reddito.
In queste condizioni invocare, come il Ministro fa, la risorsa della "fantasia sociale" ha il sapore di una beffa: le proposte per rilanciare l'affitto e l'indicazione sui modi per reperire le risorse necessarie il SUNIA le ha fatte, al Ministro spetta valutarle insieme, naturalmente, ad opzioni alternative. Quello che non può fare è ignorare la profonda crisi abitativa o proporre ricette inadeguate ad affrontarla.
Oggi è il momento delle scelte sull'utilizzo delle risorse e la loro finalizzazione sociale e queste spettano al governo ed alla riforma della fiscalità immobiliare che non può prescindere da questa inversione di rotta sull'affitto.
Segretario Provinciale
Franco Bravo