Gli acconciatori, le estetiste, i tatuatori sono attività esercitate da imprese artigiane qualificate e altamente professionali, a norma con rigorosi adempimenti igienico sanitari, fiscali e del lavoro.
"Ringraziamo tutti coloro che sono impegnati nella lotta all'abusivismo. La Cna da tempo – afferma Maurizio Viaggi - cerca di sensibilizzare l'opinione pubblica su questo argomento per i risvolti legati alla salute e alla concorrenza sleale. Purtroppo il richiamo del prezzo basso attira sempre più persone verso chi pratica in casa o nei retrobottega, servizi per i quali invece è doverosamente richiesta igiene, professionalità, prodotti, strutture ed attrezzature, nonché costi di personale e tasse che a quei prezzi è impossibili garantire".
Pseudo acconciatori, estetiste e tatuatori, completamente abusivi si propongono sempre più spudoratamente al pubblico, mettendo a serio rischio la salute dei clienti e l'economia di una categoria vessata da tasse e normative.
C'è poi la questione di chi ha una attività, magari di acconciatore, ma all'interno offre abusivamente servizi di estetica, tatuaggi o piercing, pratica prezzi assolutamente "sottocosto" e non rispetta gli orari di lavoro. Questo possono sembrare vantaggi e convenienza per il cliente, in realtà viene messa a rischio la sua salute;
Con la scusa della crisi, Cna evidenzia l'emergere di comportamenti sleali e illegalità.
"Lavanderie a gettone dove all'interno si offre abusivamente servizi di ritiro, smacchiatura o stireria; insomma, quello dei servizi al cittadino si sta tramutando nel regno dei furbi – ribadisce Viaggi - La questione degli orari delle attività prevalentemente a conduzione straniera, che derogano agli orari di chiusura non rispettando le ordinanze, stando aperti anche la domenica e i festivi".
Le nostre imprese non sono più disponibili ad accettare questa situazione e chiedono una azione forte di controllo, bene quella fatta sino ad oggi ma non è sufficiente, anche i comuni facciano la loro parte in particolare in questo periodo dove, i forti flussi turistici estivi e le spiagge, sono occasione per alimentare abusivismo.