Come aveva già preannunciato la Confartigianato la nuova tariffa sui rifiuti è un balzello di rilievo, si manda in pensione la vecchia Tia ma assorbe ulteriori voci di spesa (una quota comunale articolata in parte fissa e variabile, a questo è aggiunto un tributo provinciale e una quota statale. Con la Tares la pressione fiscale, in base alle ultime previsioni del governo – ha commentato il direttore di Confartigianato, Giuseppe Menchelli - salirà dal 44,7% dell'anno appena concluso al livello record del 45,3%. Ma ciò che desta maggiori perplessità sono le modalità di gestione del pagamento della cartella così come previsto dal decreto: manca il bollettino unico per pagare il tributo in un'unica soluzione, la cartella parla di un importo ma sono allegati tre bollettini per le prime tre rate mentre la quarta rata a saldo sono "oggi ancora in fase di definizione" e pare non più utilizzabile il RID bancario. La Confartigianato, consapevole delle difficoltà delle amministrazioni comunali nella gestione della nuova normative nazionale sulla TARES, sottolinea come da tale confusione potranno nascere ritardi e disguidi nei pagamenti ed auspica inoltre che con la nuova imposta il servizio di raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade cittadine tornino a dare decoro e dignità alla città che vuole aprirsi ai croceristi. Confartigianato sottolinea inoltre come, nonostante le continue richieste di semplificazioni fatte a tutti i livelli, anche in questo caso la normativa sia più complicata della precedente.