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Coronavirus, non dimenticate le famiglie in affitto In evidenza

Il SUNIA chiede di portare il fondo destinato ad aiutare le famiglie a pagare l’affitto almeno a 300 milioni con forme di erogazione rapide.

SUNIA REGIONALE LIGURIA SUNIA REGIONALE LIGURIA



Fino ad oggi abbiamo sentito parlare di sospensione dei mutui per la prima casa, di sospensione degli affitti dei locali commerciali con annesse richieste di compensazione per i proprietari dei locali ed altre misure tutte condivisibili e legittime sospensione degli sfratti ma da nessuno si è sentito parlare di come aiutare chi in questa situazione non riuscirà a pagare l’affitto. Eppure nelle Province della nostra Regione l’attuale situazione potrebbe peggiorare

Ultimi dati del Ministero degli interni

 

                                                                    Genova      La Spezia       Savona        Imperia       Totali

Totali Sfratti al 31/12/2018                           1.076              210            427                536           2.249

Situazione.secondo gli ultimi dati forniti dalla Regione nel Convegno Regionale sull'Edilizia Pubblica

.                                                                 Genova     La Spezia       Savona         Imperia       Totali

ALLOGGI ARTE SFITTI                              1.339           281              175                 51           1.846


Nuclei familiari in Graduatoria

in  attesa di una casa popolare                    3.413         1.155           2.163               514          7.245

Occorrono risorse per mettere a norma questi 1846 alloggi. Ma non basta. Come dicevo, neanche una parola è stata spesa sulle possibili difficoltà delle famiglie in affitto a seguito della crisi, con perdita di posti di lavoro e cassa integrazione. 

Stiamo parlando di oltre 3 milioni e mezzo di famiglie, in Italia e di migliaia e migliaia di famiglie in Liguria che già sono in difficoltà nel pagamento dell’affitto e che, con la crisi, potrebbero ulteriormente incrementare i dati sugli sfratti per morosità sopra riportati.

Certo gli sfratti,sono stati sospesi fino al 30 giugno grazie alla decisa richiesta del SUNIA e delle altre organizzazioni dell’inquilinato evidenziando che non era possibile chiedere di stare in casa e contemporaneamente disporre della forza pubblica per mettere in strada famiglie con forte fragilità economica. Ma dopo il 30 giugno gli sfratti riprenderanno. Il rischio è che a quelli attuali si sommino gli sfratti derivanti dalla pandemia se non si corre ai ripari. Esiste il pericolo concreto di trovarci in una situazione sociale difficile ove all’ansia di non contrarre il Covid19 si associ la disperazione economica.

Allora occorrono decisioni importanti.

La legge di bilancio 2020 ha previsto 50 milioni di euro per il fondo di sostegno all’affitto.E’ una dotazione che avevamo già dichiarato largamente insufficiente in condizioni “normali” e che ora diventa ridicola in una situazione come quella che sta attraversando il Paese. Si pensi che nel 2011 ultimo anno in cui ha funzionato il Fondo di sostegno all’affitto le domande presentate dai Liguri sono state 12.754 per un fabbisogno di 28.924.341,00 euro così ripartite

                                Domande     Fabbisogno

Genova                    5845          13.331.913,00

La Spezia                1695             3.799.303,00

Savona                    2459             5.481.817,00

Imperia                    2755             6.311.308,00

Si capisce benissimo che 50 milioni sono davvero poca cosa. 

Servono come minimo 300 milioni per affrontare questa emergenza tra le emergenze che rivendichiamo venga considerata importante almeno al pari di quella del pagamento dei mutui o al possibile mancato incasso dei proprietari dei locali commerciali. Ma serve anche che le Regioni e quindi anche la Regione Liguria partecipino con un loro finanziamento ad accrescere questo fondo sapendo che intervenire con misure di sostegno all’affitto significa salvaguardare la casa a famiglie in difficoltà, ma anche garantire il pagamento dell’affitto ai proprietari.

Insieme all’aumento delle risorse è indispensabile prevedere forme rapide di erogazione che superino le lungaggini legate alle attuali modalità evitando, in questo modo, che anche un ritardo nel pagamento dell’affitto si trasformi in una causa per morosità.

Ma c è anche un ruolo che possono svolgere i Comuni: a)esentare o quantomeno ridurre al minimo possibile l’aliquota IMU che le singole ARTE versano ai Comuni.Le Arte pagano l’IMU con i soldi provenienti dagli affitti che pagano gli inquilini,se queste somme venissero lasciate all’ARTE vincolandole al ripristino degli alloggi molte famiglie che oggi sono in difficolta a pagare affitti da 500 o 600 euro al mese e sono in attesa di una casa popolare potrebbero veder esaudita questa loro lunga aspettativa. b)i Comuni convochino le organizzazioni sindacali della proprietà edilizia e degli inquilini per aggiornare e contenere gli affitti definiti dagli accordi territoriali prevedendo un minor peso fiscale e soprattutto riflettendo che bilanci studiati ed elaborati ante Covid 19 devono essere aggiornati in base alla nuova situazione. Il SUNIA è da tempo che rivendica e propone questi provvedimenti. E’ giunto il momento di adottarli.

                                                                                                                                                     Franco Bravo

                                                                                                                                           Segretario Generale Regionale

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Sunia

Via Bologna, 82
19125 La Spezia SP

www.sunialaspezia.it/

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