Se a gennaio, all'inizio dell'anno, lo slogan era "La politica non metta in liquidazione le imprese" oggi il motto adottato è stato "Adesso tocca a voi", per ricordare al nuovo Governo che la crisi c'è sempre, ed è sempre più acuta e pressante.
Lo hanno ricordato i quattro presidenti di Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti accolti dal Prefetto Giuseppe Forlani che ha lodato la manifestazione pacifica e colorata andata in scena, conoscendo comunque bene la situazione grazie al costante controllo attivato mediante i tavoli istituiti con le sigle associative.
Il Prefetto si è comunque fatto portatore ne confronti del Governo centrale delle richieste proposte da Rete: ridurre la pressione fiscale, semplificare la fiscalità e la burocrazia per tutte le imprese, far ripartire il credito per le ditte, migliorare il mercato del lavoro. I quattro punti della giornata di oggi che come a Spezia va in atto in tutta Italia.
Su proposta dello stesso Prefetto l'istituzione di momenti di confronto in cui le questioni, anche le più semplici, devono però essere presentate, prima che divengano problemi di dimensioni maggiori, richiedenti –di conseguenza- più energie e tempi per essere affrontate e risolte.
Intanto in strada si faceva sentire e vedere la protesta del mondo del commercio, del turismo, dei servizi e dell'artigianato, che con i propri vari associati presenziava al sit-in di raccolta firme che verranno poi spedite a Roma il 9 maggio quando vi sarà l'assemblea nazionale di RETE.
Il numero dei suicidi per mancanza di lavoro (tragicamente già oltre i 74 decessi da inizio anno), la situazione lavorativa di giovani e donne e quella della moria di imprese a riempire i cartelli organizzati da Rete e messi in mostra attorno al Palazzo della Prefettura e distribuiti ai passanti. Perché la crisi, poi, colpisce tutti, operatori e non.
Cartelli veicolati per le vie del centro anche grazie alla pacifica invasione dei mezzi di trasporto: taxi e tir che anch'essi hanno a che vedere quotidianamente con costi di gestione sempre più alti e burocrazia schiacciante.