Cogliendo l’occasione del gran caldo stagionale, l’associazione Mangia Trekking, in collaborazione con il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, e con la partecipazione di alcuni appassionati dell’alpinismo lento, ha svolto un’attività in quota, per evidenziare, come da sempre, “l’ acqua” sia l’ elemento fondamentale per assicurare le giuste condizioni di vita per le Comunità.
Così, l’associazione Mangia Trekking, con un cammino sui crinali, da cui si può osservare il mare, ha condotto i presenti, a vivere una giornata in un territorio ricco di laghi, sorgenti, e dove l’uomo ha realizzato piccole dighe, per ottenere dall’acqua un’ulteriore risorsa.
Sul crinale, osservando la morfologia, e come sia su un versante (del Magra), che sull’altro (dell’Enza), l’acqua nel tempo ha influenzato lo sviluppo dei territori.
Nello specifico, partendo dal territorio di confine tra la Lunigiana e l’Emilia, attraversando una vegetazione ricca di boschi di faggio, accompagnati da piacevoli brezze di montagna, gli amici dell’alpinismo lento, in allegria, hanno poi raggiunto la vetta del Malpasso e poi del monte Bocco. Dove, a dimostrazione della sua importanza, anche l’attività, nel lungo cammino, nella piacevole giornata, considerato il sole cocente, è stata resa possibile, grazie a buone scorte d’ acqua al seguito di ognuno.
Infatti, nel concludere l’attività, durante una piccola degustazione di prodotti tipici, i presenti hanno ragionato su come l’acqua sia una risorsa non infinita e danneggiabile, che pertanto deve essere adeguatamente salvaguardata.
Infatti le attività di Alpinismo Lento, nelle loro molteplici funzioni, devono saper richiamare l’attenzione e continuare a suggerire comportamenti responsabili e sempre rispettosi dell’ambiente.
Associazione Mangia Trekking