È stato inaugurato il 14 luglio presso la Fortezza Firmafede di Sarzana il più prestigioso concorso dedicato alla fotografia naturalistica, organizzato da 53 anni dal Natural History Museum di Londra: Wildlife Photographer of the Year. Un concorso che ha come obiettivo quello di individuare gli scatti più interessanti e, attraverso questi, esaltare la bellezza, la meraviglia e l’importanza della natura nel suo aspetto più incontaminato: “Wildlife”: la vita selvaggia, il nostro pianeta e le creature che lo popolano. 100 le foto selezionate, tra le oltre 50.000 presentate da fotografi di tutto il mondo all’edizione 2017 e visionate in anteprima dal pubblico sabato scorso.
La mostra presenta le foto vincitrici delle 16 categorie del premio e la sezione speciale “Young wildilife photographer of the year” riservata alle categorie di fotografi Junior di età compresa tra i 15-17 anni, tra gli 11-14 anni e di età inferiore ai 10.
Ogni anno viene poi proclamato il vincitore assoluto del Premio, riconoscimento che nel 2017 è andato al fotografo sudafricano Brent Stirton grazie ad uno scatto tratto dal servizio "Memorial to a Species" (Traffico mortale, nella versione italiana) pubblicato da National Geographic Magazine nell'ottobre 2016.
Grande riscontro da parte del pubblico e con una viva partecipazione da parte delle autorità, primo su tutti il neo-sindaco Cristina Ponzanelli, che ha portato i propri saluti e ringraziato gli organizzatori, la cooperativa EARTH, che da anni opera sul territorio puntando l'attenzione su eventi di carattere culturale.
Molto apprezzato soprattutto l'intervento del fotografo naturalista Constantinos Photiou che ha accompagnato gli ospiti alla scoperta delle immagini più rapprensentative della mostra e, a seguire, intrattenuto con una lezione sulla fotografia naturalistica.
Dalle sue parole: “La fotografia è un semplice pretesto per "frequentare" la natura, conoscerne i meccanismi, rimanere affascinato dalle sue forme, dalla sua diversità, dai suoi ritmi, colori e profumi. La fotocamera mi permette di fermarne alcuni attimi e, a volte, di narrarli a persone che per un motivo o per l'altro non li vivranno mai dal vero”
Continueranno per i mesi di luglio e agosto gli eventi correlati.
Proprio questo venerdì 20 luglio sarà il turno del fotografo naturalista Marco Gaiotti* che, dalle ore 21:00 presso la sala delle Capriate parlerà di "Fotografia naturalistica ambientata, dove l'habitat diventa elemento fondamentale della composizione"
L'evento ha un costo di 10 euro a persona e prevede l'ingresso alla mostra e la visita al percorso museale e alla Fortezza Firmafede.
Per entrate multiple, verranno applicati degli sconti.
Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / www.fortezzafirmafede.it / 0187.622080
*BIOGRAFIA / Marco Gaiotti
Marco Gaiotti nasce a Genova nel 1983. Nel 2007 scopre, quasi per caso, gli ambienti selvaggi dell’Africa Australe, e con essi la passione verso la fotografia naturalistica, che lo spinge ogni anno a esplorare gli habitat più incontaminati del nostro pianeta. Nel 2009 trascorre un mese in Alaska ad osservare la fauna e gli spettacolari paesaggi locali, in completa autonomia campeggiando nella natura selvaggia. Da questa esperienza cresce la voglia di dare un tono più professionale alla passione per la fotografia, che si concretizza con la spedizione alle isole Svalbard nell’autunno del 2013, pochi giorni prima della notte artica. I risultati di questa avventura fotografica si traducono in pubblicazioni sui più importanti quotidiani internazionali, fra le quali una stampa a doppia pagina sull’edizione cartacea del ‘The Guardian’.
Negli ultimi anni ha inoltre attenuto importanti affermazioni in concorsi internazionali di fotografia, fra i quali il SONY WPA (shortlist 2018), con una foto esposta su un’intera parete alla Somerset house di Londra, il premio assoluto al Memorial Maria Luisa (2018, oltre a varie vittorie di categoria negli anni precedenti), con una foto di due buoi muschiati all’alba sulle montagne di Dovrefjell. Da segnalare inoltre la vittoria nella categoria mammiferi ad Asferico (2018), con una foto di un esemplare selvatico di orango di Sumatra.
Altri riconoscimenti sono stati la vittoria al Montphoto 2016, nella categoria “denuncia ecologica”, il secondo posto ad ‘Oasis’ nel 2014 (portfolio), ‘Glanzlichter’ (2015 e 2018), ‘Nature’s Best Photography’ (2014), ‘Global Arctic Awards’ (2013 ,2014 e 2016), Siena International Photo Awards (2016, 2017 e 2018), Nature Photographer of the Year (2016 e 2017).