Guédiguian con il suo ventesimo film – in Concorso a Venezia 74– festeggia il cinema che gli è più caro, torna alla sua gente e ai suoi luoghi, ai suoi temi, dipingendo uno spaccato del nostro presente, una profonda metafora sul senso della parola “casa”. E se la memoria porta nel film un andamento cechoviano e malinconico, lo sviluppo degli eventi è poi luminoso, sostenuto da un grande atto di fede e di amore per il cinema.