Favorire l'accesso alla lettura. Renderne la pratica un’abitudine diffusa e promuovere, attraverso di essa, l'apprendimento. Avvicinare alla lettura i non lettori, con particolare riferimento alle famiglie in cui si registra un basso livello di consumi culturali, e ai bimbi sin dalla prima infanzia. Favorire occasioni di contatto e conoscenza fra lettori, scrittori, editori e librai, creando ambienti consoni alla lettura.
Sono i contenuti salienti del “Patto per la lettura”, il documento per la “governance” delle politiche di promozione del libro e della lettura adottato dal Comune di Levanto e condiviso da istituzioni pubbliche, scuole e soggetti privati, che individuano nella lettura una risorsa strategica su cui investire e un valore sociale da sostenere attraverso un’azione coordinata e congiunta a livello locale.
“I firmatari - recita infatti il testo del Patto - condividono l’idea che la cultura e la lettura, declinate in tutte le loro forme, siano un bene cittadino su cui investire per la crescita della comunità, dell’individuo e della società, uno strumento per l’innovazione e lo sviluppo economico e sociale del territorio, e impegnano le rispettive organizzazioni a sostenere e supportare la ‘rete territoriale’ per la promozione della lettura, coinvolgendo i soggetti che a livello locale possono offrire il loro contributo, in base alle rispettive disponibilità capacità e competenze”.
A siglare il documento anche le numerose realtà associative che operano sul territorio levantese nei settori della cultura e del sociale.
“Proseguendo nel percorso che abbiamo individuato ad inizio mandato per promuovere una crescita culturale all’interno della comunità levantese – spiega il sindaco Ilario Agata, che ha mantenuto per sé la delega alla Cultura per seguire direttamente il settore - stiamo gradualmente attivando tutti gli strumenti indispensabili per incrementare l’offerta di contenuti: attraverso l’attività sinergica con altri enti e istituzioni, scuole e associazioni; potenziando la biblioteca civica “Vinzoni”, che rappresenta un punto di riferimento per le iniziative letterarie e coordina la collaborazione con gli istituti scolastici; allestendo direttamente eventi promozionali nei luoghi più suggestivi del centro storico del paese; realizzando le infrastrutture che consentono agli utenti di accedere ad archivi librari enormi collegandosi alla rete e attingendo volumi dal sistema bibliotecario nazionale. Non è un caso che proprio quest’anno Levanto sia stata riconosciuta “Città che legge” dal Ministero dei Beni culturali: un titolo non solo simbolico e di forte impatto mediatico, ma che ci consentirà anche di attingere a risorse statali per l’attivazione di progetti concernenti la lettura. Il processo che abbiamo avviato è in crescita e la particolare attenzione che riserva ai giovani ci fa sperare che abbia anche una solida prospettiva di sviluppo”.