Venerdì 22 giugno la Villa Romana del Varignano organizza “Dall’ulivo all’olio” nel sito archeologico che conserva i più antichi resti di un frantoio in Liguria.
Inizio alle ore 16 con l’incontro “Spreco allo zero”, a seguire “Gocce di informazione” sui molteplici usi dell’olio e visite guidate gratuite dell’area archeologica.
Alle ore 18 si svolgerà la presentazione del volume "A Tavola con gli antichi romani" di Giorgio Franchetti, chiusa da una degustazione di antiche ricette romane a cura dell'archeocuoca Cristina Conte (ore 19, prenotazione obbligatoria*). Tutte le attività sono gratuite, con biglietto di accesso alla Villa Romana (intero 3 €, ridotto 1,5 €, gratuito minori 18 anni).
Dall’Ulivo all’Olio è un pomeriggio dedicato a scoprire un aspetto particolare della vita quotidiana del passato, l’utilizzo dell’olio e gli usi nell’alimentazione al tempo dei romani. All’interno degli scavi dell’antica villa, dove sono conservati i resti del più antico frantoio di Liguria, una serie di appuntamenti e incontri permetteranno di approfondire i temi legati al cibo proprio nell’anno dedicato al cibo italiano.
Si parte alle 16 con il primo incontro “Spreco allo zero”, dedicato allo spreco alimentare durante la preparazione delle pietanze quotidiane, a cura di Martina Silvano, Arianna Compare e Edoardo Bagnasco, dietisti.
Al termine, alle 17, il pubblico avrà quindi la possibilità di seguire visite guidate alla villa romana e di ricevere “Gocce di informazione” sull’olio, per conoscere le curiosità e i mille modi di utilizzarlo.
Alle ore 18 grazie al racconto di Giorgio Franchetti, che presenterà il suo libro "A Tavola con gli antichi romani", il pubblico sarà guidato attraverso la storia dell’alimentazione ai tempi degli antichi romani. Dalle curiosità sulla conservazione del cibo o sui percorsi degli alimenti lungo il Mediterraneo alle antiche ricette riprese dagli scrittori antichi, come Catone e Apicio.
Seguirà alle 19 – su prenotazione* - la degustazione di antiche ricette rivisitate dall’archeocuoca Cristina Conte: saranno presenti l’Epityrum (una sorta di insalata di olive), il Savillum (una sorta di antico cheese-cake), il Libum (antipasto a base di ricotta salata cotta su un letto di foglie di alloro), il Pasticcio apiciano (una specie di rustico di pasta sfoglia ripieno di carne e pesce), il Panis cibarius (buonissimo pane romano ottenuto con vari cereali di rimanenza) e il Mulsum (vino speziato usato come aperitivo ai banchetti).
Sul tavolo verranno esposti inoltre i tre prodotti della lavorazione della salsa di pesce, quindi il Garum, il Liquamen usato per salare e infine l'Hallec, che veniva dato, secondo Varrone, agli schiavi, oltre a vari tipi di pane, tra i molteplici realizzati dai Romani: panis cibarius, secundarius, candidus (pregiatissimo), nauticus (utilizzato dai militari della flotta), adipatus (con pezzi di lardo), ortolaganus (realizzato in occasione della vendemmia) e infine furfureus (con la crusca raccolta in terra).
L’iniziativa è stata organizzata dagli studenti del corso Magistrale in Design del Prodotto e dell’Evento (Micol Balma, Silvia Balloni, Martina Bottaro, Ambra Casazza, Valentina Garofalo, Brenda Icardi, Clara Isola, Andrea Lovotti, Claudia Moreschi, Marialuisa Taddei) in collaborazione con il Polo Museale della Liguria.
*Per prenotazioni:
Villa Romana del Varignano
Via Varignano Vecchio
19025, Porto Venere – loc. Le Grazie
Tel: 0187 790307
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www.musei.liguria.beniculturali.it
Orario: Martedì-Domenica 14.30-19.30
Chiusura: Lunedì
Intero: 3,00 €
Ridotto: 1,50 €
Gratuito minori 18 anni