CINEMA/TEATRO IL NUOVO LA SPEZIA
Mercoledì 6 Giugno
Ore 17.30-21.15 LA TRUFFA DEI LOGAN
Giovedi 7 Giugno
Ore 21.15 LA TRUFFA DEI LOGAN
Venerdi 8 Giugno
Ore 21.15 LA TRUFFA DEI LOGAN
Sabato 9 Giugno
Ore 20.15-22.00 LA TRUFFA DEI LOGAN
Domenica 10 Giugno
Ore 18.00-21.00 LA TRUFFA DEI LOGAN
Lunedi 11 Giugno
Ore 17.30-19.30 -21.15 KEDI LA CITTA’ DEI GATTI
Martedì 12 Giugno
Ore 18.00 KEDI LA CITTA’ DEI GATTI
Ore 20.15 IL LAGO DEI CIGNI ( In diretta dal Royal Opera House)
Mercoledì 13 Giugno
Ore 17.30-19.30-21.15 KEDI LA CITTA’ DEI GATTI
CINEMA/TEATRO ASTORIA LERICI
Mercoledì 6 Giugno
RIPOSO
Giovedi 7 Giugno
Ore 21.00 SAGGI DI DANZA
Venerdi 8 Giugno
Ore 21.00 SAGGI DI DANZA
Sabato 9 Giugno
Ore 21.00 I GRECI SULLA SCENA ( Teatro)
Domenica 10 Giugno
Ore 18.00-21.15 LA CASA SUL MARE
Lunedi 11 Giugno
Ore 21.15 LA CASA SUL MARE
Martedì 12 Giugno
Ore 21.15 LA CASA SUL MARE
Mercoledì 13 Giugno
Ore 21.15 LA CASA SUL MARE
CINEMA/TEATRO GARIBALDI CARRARA
CHIUSURA ESTIVA
LA TRUFFA DEI LOGAN Regia di Steven Soderbergh. con Channing Tatum, Adam Driver, Riley Keough, Katie Holmes, Hilary Swank, Daniel Craig.- USA, durata 119 minuti. Dopo un impossibile addio al cinema (quattro anni fa) Steven Soderbergh ritorna (alla) grande in sala. Affondato nell'America repubblicana, dove una folle quasi esclusivamente bianca si leva intonando "America the Beautiful" prima di una corsa automobilistica, le ragazzine sognano di diventare reginette di bellezza e la copertura medica lascia a desiderare, La truffa dei Logan segna la fine della sua assenza e guadagna al suo cinema l'oscillazione emozionale e politica. L'entusiasmo di filmare, di raccontare, di avere scelto quegli attori, di commettere l'ennesima rapina. Benché sia terreno di conquista, Soderbergh non (si) ripete mai. Perché il furto faraonico, condotto senza tempi morti, racconta un'altra cosa: il quotidiano di un'America profonda che può contare ormai solo su stessa per uscire dal ristagno economico e sociale. Interrogandosi sottilmente sulla linea che separa la stupidità dalla genialità, Soderbergh adotta con affetto franco due fratelli spezzati dalla vita.
KEDI LA CITTA’ DEI GATTI Sono centinaia di migliaia i gatti turchi che vagano liberamente per la metropoli di Istanbul. Da tempo immemorabile gironzolano, entrando e uscendo dalle vite degli abitanti, diventando una componente essenziale delle tante comunità che rendono unica la città. Vivono tra due mondi, quello selvaggio e quello domestico, portano gioia e voglia di vivere alle persone che scelgono di adottarli. A Istanbul i gatti incarnano il caos e la cultura della metropoli dalle diverse anime che Ceyda Torun racconta attraverso lo sguardo dei felini. Attraverso lo sguardo dei sacri felini, dunque, Ceyda Torun ci lascia ammirare la città da un'altra prospettiva, mostrandoci gli angoli più nascosti, gli scorci dimenticati, i nascondigli segreti. Da sotto i tavoli dei caffè e dei mercati o dall'alto dei cornicioni dei palazzi, come i gatti, osserviamo la città, il suo magma indistinto, la sua chiassosa umanità. E seguendo le loro impronte scopriamo la città dei gatti. Nella vastità di Istanbul ogni gatto, "kedi" in turco, ha il suo quartiere, le sue abitudini, i suoi riti. Oltre le sembianze, che a noi umani paiono tutte simili, ogni gatto invece ha il suo carattere ed è un personaggio diverso.
IL LAGO DEI CIGNI ( IN DIRETTA DAL ROYAL BALLET) Nel repertorio del Royal Ballet Il lago dei cigni occupa un posto speciale fin dal 1934. Ma in questa stagione il Royal Ballet presenterà una nuova produzione del balletto con integrazioni coreografiche dell'artista residente Liam Scarlett. Pur rimanendo fedele al lavoro di Petipa e Ivanov, Scarlett guarderà con occhi nuovi la messa in scena di questo balletto classico, avvalendosi del contributo dello scenografo John Macfarlane, col quale collabora da tempo.
LA CASA SUL MARE Regia di Robert Guédiguian. con Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Jacques Boudet, Anaïs Demoustier. Francia, durata 107 minuti. Questo film di Robert Guédiguian è anzitutto una rimpatriata tra vecchi amici: il regista ha quasi sempre ambientato i propri film nella Marsiglia popolare, narrata affettuosamente con un cast di attori fedeli . Anche chi non conosce l'opera del regista però può apprezzare ,si passa attraverso una costruzione tradizionale, semplice, ma la cui sincerità si sente a ogni scena. Dai dialoghi cominciamo a conoscere poco a poco i personaggi, nelle loro sfumature psicologiche ma soprattutto sociali (proletari che hanno fatto carriera, militanti disillusi, giovani alieni), con un occhio indulgente che è lontano discendente dell'umanesimo di Jean Renoir. E ci si crede, ci si appassiona.