Lunedì 16 aprile Umberto Bellavigna, il partigiano “William”, compie novant’anni. La Festa per il compleanno si terrà giovedì 19 aprile alle ore 10,30, nella Biblioteca dell’Istituto Fossati - Da Passano, per iniziativa dell’Istituto e dell’Associazione Culturale Mediterraneo.
Bellavigna, nato a Biassa e abitante a Pegazzano, salì ai monti nel maggio 1944, appena sedicenne, e divenne partigiano nel Distaccamento “Gramsci” del Battaglione “Picelli”, operante nel Pontremolese. Comandante del Distaccamento era Nello Quartieri “Italiano”, Comandante del Battaglione Dante Castellucci “Facio”, due delle figure più luminose della Resistenza sui nostri monti. “William” conobbe la vita comunitaria ed egualitaria del “Picelli” e fu testimone della tragica morte di “Facio”, partigiano ucciso ingiustamente da altri partigiani. Dopo la sua morte, “William” si spostò nel Parmense ed entrò nella Brigata “Beretta”, fu poi arrestato e incarcerato a Villa Andreini, quindi fu membro delle SAP (Squadre Azione Patriottica) alla Spezia. In questa veste consegnò al Comandante Daniele Bucchioni “Dany” del Battaglione “Val di Vara” della Colonna “Giustizia e libertà” la mappa delle mine con cui i nazisti si proponevano di distruggere Spezia, Lerici e Portovenere. “William” tornò infine, al comando di Nello Quartieri, nel Battaglione “Matteotti-Picelli”, che combatté il 23 e 24 aprile l’ultima battaglia con i nazisti insieme alle altre formazioni partigiane e scese in città il 25 aprile nella sfilata della Liberazione, tra due ali festanti di popolo.
A festeggiare “William” ci saranno i familiari e gli amici, gli studenti, gli insegnanti e il preside Paolo Manfredini, e Giorgio Pagano, presidente dell’Associazione Culturale Mediterraneo e coautore con Maria Cristina Mirabello di “Sebben che siamo donne. Resistenza al femminile in IV Zona Operativa, tra La Spezia e Lunigiana”. Pagano racconterà la storia di “William”, raccolta nel suo libro “Eppur bisogna ardir”, e delle donne combattenti e sostenitrici del “Picelli”, protagoniste di “Sebben che siamo donne”: in particolare Laura Seghettini -la compagna di “Facio”, poi partigiana nel parmense- Maria Cattani e Aurelia Cabrelli. Mirabello si soffermerà sui tratti fondamentali della Resistenza in IV Zona Operativa, con particolare riferimento al ruolo delle donne.