Marco Rossi-Doria, maestro di strada e sottosegretario all'Istruzione, ha iniziato così il suo intervento all'incontro organizzato dall'Associazione Culturale Mediterraneo sul tema "Valutare per rinnovare. Come rilanciare il sistema formativo in un'età di penuria". "Solo in Italia sono stati fatti, in questi anni, tagli di così vasta portata", ha proseguito il sottosegretario. La scuola italiana è stata indebolita "da un disinvestimento culturale e politico che si è tradotto in tagli per 8,4 miliardi di euro nel triennio 2008-2011. E' una somma enorme, che ha intaccato da allora le risorse correnti". Quando, tra qualche anno, "si studierà questa cosa, ci si troverà dinanzi a una cesura nella storia d'Italia", ha osservato nell'introduzione all'incontro il vicepresidente di Mediterraneo Gianluca Solfaroli. "Ora è assolutamente vitale riprendere una seria politica di investimento, ci vuole una stagione capace di produrre un'inversione di tendenza, un cambio di rotta", ha sostenuto Rossi-Doria. Il sottosegretario ha ripercorso l'esperienza del Governo Monti: "abbiamo cercato di arginare il trend dei tagli, ma il risultato è ancora insoddisfacente". Ora serve, ha spiegato, "un piano neokeynesiano che duri dieci anni", basato su queste priorità: edilizia scolastica ecosostenibile; lotta alla dispersione scolastica, "che ci vede fanalino di coda in Europa"; lotta per l'eguaglianza, che significa "no alla divisione tra scuola per talenti e scuola per sfigati" e "tenere tutti nella stessa scuola, con un tempo largo per tutti e un tempo flessibile per i bisogni specifici di ognuno"; considerare la scuola come "un luogo educativo a 360 gradi, di apprendimento ma anche di socialità". Rossi-Doria ha così concluso: "Se noi assumiamo la responsabilità che vogliamo rifondare la scuola dobbiamo dire ai ragazzi che cercheremo di togliere a loro una parte del debito pubblico che altrimenti erediteranno. E contemporaneamente investire in conoscenza, sapere e istruzione. Questa è la grande difficoltà. L'importante è che si dica fermamente che la scuola deve essere difesa, che l'investimento nella scuola deve aumentare".