Se la scrittura e l’arte sono stati elementi fondamentali nella sua vita, non meno lo è stata la fotografia che utilizzava come strumento narrativo. Chatwin è stato infatti anche un talentuoso fotografo: gli studi e la profonda conoscenza dell’arte gli hanno fornito uno sguardo nitido e preciso; il suo amore per le architetture semplici che la sua Leica trasforma in piani e geometrie perfette; la sua attenzione per i dettagli, per i decori, per i vestiti, sono un taccuino di appunti fedeli per ciò che racconterà nei suoi libri. Chatwin era un fotografo molto discreto: la piccola fotocamera usciva dallo zaino per pochi secondi, per fermare un’immagine e subito rispariva. Dopo la sua morte si scoprì che nel suo migrare aveva scattato oltre 3000 foto e, a testimonianza di quanto fosse indispensabile accompagnare i suoi viaggi alle immagini, la moglie Elizabeth racconta che spesso era costretta a raggiungerlo in qualche sperduta parte del mondo per portargli i rullini di cui era rimasto sprovvisto.
La mostra, che si articola sui setti livelli della Torre, ospita anche immagini in bianco e nero messe a disposizione da Elizabeth Chatwin dal cospicuo archivio conservato presso la University of Oxford. Tra gli scatti in esposizione vari inediti, tra cui quelli fatti nello Yunnan, viaggio che fece con la moglie.
La selezione degli scatti rivela lo sguardo assoluto di chi ha saputo cogliere, come ha scritto Francis Wyndham, dettagli che sarebbero passati inosservati agli occhi di chiunque altro.
Il cammino per immagini porta in vari continenti e si conclude con alcune foto celebri della Patagonia, non solo per rendere omaggio ai 40 anni dalla pubblicazione del libro ma per esaltare l’approccio documentaristico che lo scrittore ha avuto in questa sua opera; è la prima volta, infatti, che associa alle immagini delle annotazioni precise, come se volesse costruire un reportage.
Oltre alle fotografie sarà esposto l’inseparabile zaino, realizzato artigianalmente su suo disegno da un sellaio inglese.
Inoltre, martedì 5 settembre alle ore 17,30, si terrà un incontro con Elizabeth Chatwin che racconterà i viaggi e le passioni del marito.
La Mostra è curata dall’Associazione Culturale Chatwin e da Maurizio Garofalo, photo editor e art director, l’allestimento, dallo Studio Xlab architecture di Ilaria Attuoni e Roberto Ariu.
Per informazioni:
tel 0187/693832-837
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